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Politica | 18 giugno 2019, 20:03

Ad Alba il primo Consiglio comunale dell'era Bo: Boeri Presidente del Consiglio

Il primo cittadino Carlo Bo: “Fare il sindaco non vuol dire amministrare un'azienda, ma ponderare, valutare, confrontarsi con la propria squadra e quindi decidere”. L'opposizione, che sarà guidata da Olindo Cervella, evoca lo spettro del conflitto di interessi

Consiglieri e assessori posano insieme al nuovo sindaco di Alba, Carlo Bo, per la foto di rito all'insediamento

Consiglieri e assessori posano insieme al nuovo sindaco di Alba, Carlo Bo, per la foto di rito all'insediamento

Grande partecipazione popolare e tifo quasi da stadio, al Consiglio comunale di insediamento, tenutosi oggi – martedì 18 giugno – ad Alba: nella sala consiliare gremita e raramente così affollata, si è riunita la massima assemblea cittadina, presieduta inizialmente dal Consigliere anziano, Alberto Gatto, campione di preferenze nelle elezioni dello scorso 26 maggio.

Esauriti gli adempimenti di rito, e dopo il giuramento sulla Costituzione italiana del neo eletto Sindaco, Carlo Bo, apre le danze Olindo Cervella: “Ci impegniamo perché la correttezza e la lealtà che hanno caratterizzato la nostra campagna elettorale vengano mantenute nei prossimi cinque anni: lo dobbiamo agli Albesi che ci hanno votati”. Quindi, una stoccata al primo cittadino Carlo Bo: “Dopo la vittoria al primo turno, da imprenditore a imprenditore, mi aspettavo che il Sindaco riuscisse a formulare una Giunta in tempi più brevi. A quest'ultima, nella quale siedono diversi professionisti, dalle capacità riconosciute, vanno i nostri auguri. Da loro ci aspettiamo la sensibilità di valutare se esistano conflitti di interesse, per i quali credo che nessuno possa imputare alcunché all'Amministrazione uscente. Se qualcuno ha lavori assegnati dal Comune ancora in corso d'opera, ci aspettiamo arrivino presto a compimento”. Cervella prosegue dunque con una citazione sibillina, sempre riferita al conflitto d'interesse, sul quale la maggioranza pare annunciare battaglia: “La moglie di Cesare non solo deve essere virtuosa, ma deve anche apparire virtuosa...”. L'intervento del principale sfidante di Bo tocca quindi le deleghe: “La separazione tra cultura e turismo ci sembra un'incoerenza, viste le sinergie che presentano. Anche a proposito dello sport: la delega rientra tra le numerose competenze trattenute dal sindaco... mantenendone una dozzina, dimostra di avere coraggio”. Infine, un riferimento alla storia e alla virtù di Alba, Medaglia d'Oro al valore militare e tra gli 80 Comuni italiani senza debiti.

A stretto giro arrivano le parole del sindaco, Carlo Bo, con tanto di replica. “Dopo 10 anni trascorsi all'opposizione è una grandissima emozione essere qui: cercherò di essere all'altezza del ruolo che ho l'onore e l'onere di ricoprire. Grazie ai 9.400 elettori del centrodestra, ma anche agli oltre 7.200 che hanno dato fiducia a Cervella, agli oltre 700 che hanno scelto Degiorgis e ai più di 600 che hanno votato Renzo Paglieri: il voto, di tutti, va rispettato”. Con una nota di commozione, il ringraziamento va poi alla famiglia e a chi non c'è più, a partire dal padre.
“Da oggi si inizia a lavorare. A Cervella, come agli altri candidati, riconosco la lealtà e la correttezza tenute in campagna elettorale. Rispondendo nel merito, sui tempi di costituzione della Giunta: fare il sindaco non vuol dire amministrare un'azienda, ma ponderare, valutare, confrontarsi con la propria squadra e quindi decidere. Intanto, la macchina amministrativa non si è mai fermata. Quanto alle deleghe: ho trattenuto le stesse di Marello nel 2014... ne aveva 12 anche lui. Turismo e Cultura sono state divise come assessorati, ma lavoreranno in sinergia. Quanto allo sport, ho deciso di trattenere la delega, in questa prima fase, perché c'è molto da fare”. Tutto sotto controllo, insomma, lasciando intendere che potrebbe esserci spazio per futuri aggiustamenti nelle deleghe. “Rispetto alla relazione tra maggioranza e minoranza: auspico un rapporto leale e proficuo. L'opposizione, se non è demagogica e politicizzata, ha delle proposte da fare di cui terremo conto: sui grandi temi, se vi sarà la possibilità, lavoreremo insieme. Buon lavoro a tutti, viva la nostra città, viva Alba”.

L'assemblea procede quindi con la surroga dei consiglieri, una volta nominati gli assessori: Emanuele Bolla, vicesindaco, si occuperà di Politiche Giovanili, Quartieri e Frazioni, Informagiovani; Elisa Boschiazzo andrà alle Politiche Sociali e Famigliari, Servizi Sociali, Istruzione e Decentramento universitario; Carlotta Boffa avrà le deleghe a Cultura e Gemellaggi, Pari Opportunità, Ufficio della Pace, Canile municipale; Marco Marcarino, il cui mandato spazierà tra Polizia Municipale, Ambiente e Commercio, Sicurezza; Bruno Ferrero si occuperà di Programmazione e Bilancio, Finanza, Servizi Pubblici in Concessione, Consorzi, Aziende e Società partecipate; Massimo Reggio andrà ai Lavori Pubblici e Trasporti, Protezione Civile; Fernanda Abellonio sarà assessore a Urbanistica ed Edilizia Privata. Al sindaco Bo restano dodici deleghe, tra le quali progetti strategici per Alba e territorio, Turismo e manifestazioni, sport, agricoltura e innovazione tecnologica.

Entrano quindi in Consiglio comunale Sebastiano Cavalli (Alba 2019), Olinto Magara (Carlotta Boffa, vista la rinuncia di Franco Pensato), Mario Sandri e Stefania Balocco (Forza Italia), Italo Magliano e Gabriele Mutti (Lega), infine Nadia Gomba (Per Alba Cirio). Quindi arriva il momento dell'annuncio dei gruppi consiliari. Per la Lega, capogruppo sarà Elena Alessandria (in Consiglio con Lorenzo Barbero, Maria L'Episcopo, Gabriele Mutti e Italo Magliano), che riporta la richiesta di un'anziana pensionata, raccolta in campagna elettorale: “Dite che anche fra gli Albesi ci sono poveri che si vergognano di chiedere aiuto. È da loro che dobbiamo partire!”. Per Alba Domani, con i colleghi Mario Fugaro, Clelia Vezza e Gionni Marengo, capogruppo sarà Daniele Sobrero, il più votato di tutto il centrodestra. A guidare la squadra di Forza Italia sarà Mario Sandri, emozionato per il ritorno in Consiglio dopo 10 anni, insieme a Stefania Balocco, alla prima esperienza in Consiglio. “Sono orgoglioso di rappresentare Alba, la città di don Alberione, dei Ferrero, dei Miroglio. Tre saranno le parole d'ordine: saper mantenere, saper fare e saper valorizzare”. Quindi arriva l'annuncio di Per Alba Cirio, che designa Nadia Gomba quale capogruppo. Ancora, Olinto Magara, esponente di “Carlotta Boffa”, che parte con un rewind: “Venti anni fa sedetti per la prima volta in Consiglio comunale, eletto nelle fila di un partito che ora non c'è più. Sic transit gloria mundi... requiescat in pacem. Ora sono di nuovo qui, a rappresentare un gruppo che ha scelto Carlotta Boffa come portavoce. Dopo quattro mesi e mezzo dall'avvio della nostra avventura, Carlotta Boffa siede al tavolo degli assessori, in rappresentanza del gruppo”. Tra citazioni dotte e perle di cultura popolare, si arriva alla chiusura, con le parole di Gaber: “Libertà è partecipazione”. Chiude, per la maggioranza, l'ironia di Sebastiano Cavalli, in quota “Alba 2019”, per la quarta volta eletto in Consiglio: “Avevo anche io qualche citazione in latino, ma Magara me le ha bruciate tutte...”.
La parola torna nuovamente a Olindo Cervella, che annuncia la costituzione di quattro gruppi distinti per l'opposizione, che lavoreranno in sinergia, espressione di un unico progetto politico: lui stesso sarà capogruppo di Impegno Per Alba (nel quale milita anche Rosanna Martini), Anna Chiara Cavallotto lo sarà di “Con Cervella Alba Attiva e Solidale”, Fabio Tripaldi guiderà il gruppo di “Alba Città per Vivere” e Alberto Gatto sarà capogruppo del Partito Democratico (che conta anche fra i propri eletti Elena Di Liddo, Claudio Tibaldi, Ester Marello e Mario Marano).

La dichiarazione di voto della maggioranza per la nomina del Presidente del Consiglio comunale è quindi affidata al più giovane consigliere eletto in Consiglio, Lorenzo Barbero, che indica Domenico Boeri, mentre l'opposizione, per bocca di Cervella, "prende atto". Alla terza votazione – mancando nelle prime due la maggioranza qualificata – arriva la fumata bianca per Boeri, eletto con i voti della maggioranza compatta. Il ruolo di Vicepresidente va a Elena Di Liddo, votata quindi trasversalmente da 20 consiglieri, con 5 voti ad appannaggio di Mario Marano. Il neo eletto Presidente del Consiglio Boeri, ringraziando per la fiducia, annuncia la propria volontà di imparzialità ed equidistanza, sottolineando quindi la distinzione necessaria tra passione politica e senso delle istituzioni. “La strada per riavvicinare la gente alla politica è quella di passare per l'esempio, con il comportamento di coloro che la esercitano: la qualità dei nostri interventi determinerà la qualità di questa assemblea”. Boeri annuncia quindi un ampio ricorso all'ufficio di presidenza, alla conferenza dei capigruppo e alle quattro commissioni consiliari a supporto dello svolgimento del proprio mandato.

Il primo Consiglio comunale dell'era Bo si chiude quindi nell'afa di un tardo pomeriggio di giugno, con appuntamento alla prossima assemblea presumibilmente nel mese di luglio. 

Pietro Ramunno

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