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Attualità | 25 giugno 2019, 20:05

Si presenta la 52esima edizione del Festival dei Saraceni: conferenza stampa a Mondovì, concerto di musica classica a Cuneo

Venerdì 28 giugno, inoltre, il direttore artistico dell’Academia Montis Regalis, Gaston Fournier-Facio, presenterà il nuovo direttore musicale della Fondazione, Enrico Onofri, violinista e direttore di caratura internazionale

Enrico Onofri, il nuovo direttore musicale della Fondazione

Enrico Onofri, il nuovo direttore musicale della Fondazione

Venerdì 28 giugno si aprirà ufficialmente la cinquantaduesima edizione – la prima organizzata di nuovo dall’Academia Montis Regalis – del Festival dei Saraceni, a Mondovì.

Si tratta della decana tra le rassegne di musica antica del nostro paese, fondata nel 1968 dal professor Mauro Uberti.

Alle ore 11 nella sede della Fondazione Academia Montis Regalis (Via Francesco Gallo 3, Mondovì) si terrà una conferenza stampa, nel corso della quale verrà presentato alla stampa il cartellone della rassegna che, ponendosi nel solco delle edizioni precedenti, alternerà ai concerti dedicati al repertorio preromantico alcune esibizioni di altri generi con lo scopo di attirare il pubblico più numeroso ed eterogeneo possibile e di confermarsi tra gli eventi cardine dell’estate del Monregalese.

Nell’occasione il direttore artistico dell’Academia Montis Regalis, Gaston Fournier-Facio, presenterà il nuovo direttore musicale della Fondazione, Enrico Onofri, violinista e direttore di caratura internazionale, che in passato si è già messo in grande evidenza alla testa della formazione barocca monregalese.  

Alle ore 21 il Festival dei Saraceni si sposterà nella Sala San Giovanni di Cuneo (Via Roma 2), per l’attesissimo concerto dei Giovani dell’Academia Montis Regalis diretti dallo stesso Onofri, che proporranno al pubblico un affascinante programma incentrato sullo Sturm und Drang (Tempesta e impeto), lo stile fiorito in Germania tra il 1765 e il 1785 che sancì il definitivo passaggio dagli ultimi splendidi bagliori del Barocco alle prime avvisaglie del Preromanticismo.

Il programma si aprirà con due delle sei Sinfonie Amburghesi di Carl Philipp Emanuel Bach, figlio secondogenito del più famoso Johann Sebastian, che con il suo stile originale e pervaso da una sottile ma persistente irrequietezza seppe esprimere meglio di chiunque altro la temperie della sua epoca, un fatto che gli permise di ottenere l’entusiastica ammirazione di un intenditore del calibro di Ludwig van Beethoven, che ne studiò appassionatamente le opere per strumento a tastiera.

Accanto alle opere di questo compositore troppo trascurato alle nostre latitudini, il pubblico potrà ascoltare due bellissime pagine dei Dioscuri del Classicismo viennese, vale a dire la Sinfonia funebre di Franz Joseph Haydn, una delle pochissime sinfonie in tonalità minore del grande maestro di Rohrau, nella quale si può cogliere distintamente lo struggimento che animava quel periodo di laceranti cambiamenti di poco precedente allo scoppio della Rivoluzione francese, e l’Adagio e Fuga in do minore K.546 di Wolfgang Amadeus Mozart, una gemma ingiustamente poco eseguita della precoce maturità dell’autore della Jupiter.

Nel corso della serata i numerosi aficionados dell’Academia Montis Regalis potranno acquistare due DVD Video appena pubblicati dalle etichette Naxos e Dynamic, dedicati rispettivamente alla Didone abbandonata di Saverio Mercadante (Innsbruck 2019) e all’Enrico di Borgogna di Gaetano Donizetti (Bergamo 2019), che in entrambi in casi vedono la formazione di casa guidata dal suo direttore storico Alessandro De Marchi.

comunicato stampa

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