Politica - 10 luglio 2019, 18:35

Asti-Cuneo e non solo nell’agenda del confronto romano tra il governatore Cirio e il ministro ai Trasporti Toninelli

Fissato per mercoledì 17 luglio l’atteso incontro sulle infrastrutture del dossier Piemonte. Il presidente: "Non parleremo di Tav, opera su cui il dialogo è col premier Conte e il vicepremier Salvini"

Nella foto d'archivio Alberto Cirio di fronte al troncone dell'autostrada Asti-Cuneo

Nella foto d'archivio Alberto Cirio di fronte al troncone dell'autostrada Asti-Cuneo

Opere stradali e ferroviarie sia di portata strategica nazionale sia di impatto fortemente locale saranno al centro dell’incontro fissato a Roma per il 17 luglio con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, a cui parteciperanno il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’assessore ai Trasporti, Marco Gabusi.

 

SUL TAVOLO ANCHE L'ASTI-CUNEO

Sul tavolo i temi del dossier anticipato al Ministero nei giorni scorsi, che include importanti opere stradali di rilievo nazionale come il nuovo tunnel stradale del Col di Tenda, il completamento dell’autostrada Asti-Cuneo e della Pedemontana piemontese, oltre a opere ferroviarie come il Terzo Valico dei Giovi, la metropolitana di Torino linea 1 e 2, i nodi ferroviari di Torino e di Novara.

Accanto a queste saranno oggetto di discussione molte altre opere caratterizzate da un forte impatto sul territorio locale, cruciali per gli spostamenti quotidiani di tanti piemontesi.

Altro tema sul tavolo sarà la ridefinizione della programmazione pluriennale nazionale che riguarda il territorio piemontese, con l’identificazione delle opere prioritarie a partire dai contenuti delle precedenti intese e accordi, soprattutto per gli interventi strategici.

"Abbiamo chiesto al ministro Toninelli questo incontro per affrontare le problematiche di infrastrutture strategiche per il Piemonte, ma che risultano in fase di stallo o forte rallentamento - sottolineano il presidente Cirio e l’assessore Gabusi - Chiederemo uno sblocco rapido, perché sono opere già approvate e finanziate, fondamentali per la ripresa economica e lo sviluppo occupazionale della nostra regione. Non parleremo di Tav, opera su cui il dialogo è invece con il premier Conte e il vice premier Salvini".

Redazione

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