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Attualità | 16 luglio 2019, 15:25

L’assessore Icardi alle prese con i primi “nodi” della sanità cuneese

Venerdì incontrerà a Savigliano i sindaci dell’area saviglianese, saluzzese e fossanese per fare il punto sul “piano direttorio”, deciso dal suo predecessore per i tre ospedali di pianura e finora rimasto al palo

Luigi Genesio Icardi, assessore alla Sanità

Luigi Genesio Icardi, assessore alla Sanità

Che l’assessorato regionale alla Sanità non sia materia facile da dirimere probabilmente Luigi Genesio Icardi lo sapeva fin dal momento in cui ha accettato la nomina. A partire dalla “sua” provincia, il Cuneese, e senza considerare il resto del Piemonte, non tarderà a realizzare che la partita si annuncia quanto mai complessa.

Venerdi 19 luglio incontrerà la stampa presso l'ospedale Santissima Annunziata di Savigliano, dopo una riunione a porte chiuse con i sindaci dell'area Saluzzo-Savigliano-Fossano per dire come intende muoversi.

Un territorio, quello della ex Asl 17, che reclama attenzione e che, dal punto di vista sanitario e ospedaliero, rischia di restare il ventre molle della Granda, compresso tra Verduno e Mondovì.

Il “piano direttorio” presentato due anni fa per l’integrazione dei tre ospedali, il cosiddetto “piano Magni” (dal nome dell’allora direttore generale dell’Asl Cn1) è rimasto in larga parte al palo. I fondi annunciati, alla prova dei fatti, si sono rivelati nella non disponibilità della Regione per cui occorrerà capire se e come il nuovo assessore intende farvi fronte.

A parole i sindaci delle tre città capoluogo, Giulio Ambroggio (Savigliano), Mauro Calderoni (Saluzzo) e Dario Tallone (Fossano) si dicono propensi a collaborare ma in realtà i campanilismi sono duri a morire e non sarà facile quindi individuare soluzioni che soddisfino le esigenze tanto della pianura che delle zone montane disagiate. Icardi sa che dovrà afferrare il toro per le corna per non essere sopraffatto ed è consapevole che la Regione deve, pur con tutti i “tavoli” che si renderanno necessari, dare risposte concrete, visto che la Sanità è materia di sua stretta competenza.

Per far questo, oltre che sui sindaci, potrà comunque far leva sui due consiglieri regionali di quest’area a lui politicamente omologhi: Paolo Demarchi (Saluzzo) e Matteo Gagliasso (Savigliano), espressione del suo stesso partito: la Lega. La forza politica, dunque, Icardi ce l’ha. Vedremo se e come intende esercitarla, sapendo che le risorse sono poche e le aspettative tante.         

GpT

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