Ieri pomeriggio dal Foro Boario a Saluzzo è partito un corteo spontaneo dei lavoratori accampati al freddo e alla pioggia delle ultime ore.
Le condizioni di lavoro e di vita degli “stagionali della frutta” le conosciamo bene e dovrebbero destare l’indignazione e la solidarietà di ogni persona che lavora e che sa cosa vuol dire essere sfruttato.
Le istituzioni non possono nascondersi dietro un dito: qualsiasi accordo che non tenga conto della totalità dei lavoratori, ovvero della questione generale del lavoro stagionale a Saluzzo e in provincia di Cuneo, è insufficiente, non risolve il problema alla base e continuerà a lasciare spazio a momenti di tensione come quello di oggi.
Il caporalato, il lavoro nero e grigio, il disagio abitativo si combattono seriamente solo se il pubblico si assume la responsabilità del collocamento esclusivo dei lavoratori stagionali e del rispetto dei contratti di lavoro.
È inoltre inaccettabile che a fronte di una ricchezza sempre crescente del settore agroalimentare cuneese, chi lavora, chi raccoglie quella frutta ed è quindi fondamentale per la produzione di questa ricchezza non abbia garantiti i diritti fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione.
Come Partito Comunista saremo sempre a fianco della lotta di tutti i lavoratori, italiani e immigrati, per il lavoro e contro ogni forma di sfruttamento.
Partito Comunista