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Eventi | 17 luglio 2019, 10:01

Antonello Venditti infiamma il pubblico dell'Anima Festival in un concerto carico di musica e parole

Il cantautore romano ha intrattenuto il pubblico per oltre 3 ore, parlando della genesi dei suoi pezzi, di eroina, femminismo e piazze negli anni '70. Dell'Anfiteatro dell'Anima ha detto: "Sono estasiato, questo posto può diventare una piccola Woodstock"

Antonello Venditti infiamma il pubblico dell'Anima Festival in un concerto carico di musica e parole

Più di 3 ore di concerto, tra musica e parole, per raccontare gli anni che hanno cambiato il Paese, tra femminismo, lotte studentesche, scontri di piazza, eroina, amicizia, illusioni disattese.

C'è tutto questo nelle canzoni di Antonello Venditti, che ha incantato il Teatro dell'Anima di Cervere per uno dei concerti più attesi dell'Anima Festival. Quello che ha celebrato i 40 anni di "Sotto il segno dei pesci". 

Venditti ha intrattenuto il pubblico raccontando la genesi e i temi delle sue canzoni più famose, da "Lilly" a "Compagno di scuola" a "Dimmelo tu cos'è" fino ad "Alta marea" e "Francesco", (De Gregori, il suo migliore amico).

Tanti racconti di vita, il rapporto con Lucio Dalla, che lo ha salvato dal suicidio e a cui deve uno dei suoi pezzi più amati, "Notte prima degli esami".

Sullo sfondo la luna e l'eclissi parziale, in una serata luminosa e splendida, tutta da godere, in uno scenario che ha incantato Venditti: "Sono estasiato dal Monviso e dalla luna. Una volta i concerti si facevano in posti così. Chissà, tra qualche anno questo diventerà una piccola Woodstock".

Barbara Simonelli

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