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Attualità | 19 agosto 2019, 10:02

Bra: prossimo passaggio di consegne al comando Compagnia dei Carabinieri

Il capitano Massimo Caputo subentrerà al maggiore Roberto Di Nunzio, trasferito a Moncalieri

Bra: prossimo passaggio di consegne al comando Compagnia dei Carabinieri

Dopo quasi cinque anni di permanenza alla Compagnia di Bra ed in virtù della recentissima promozione al grado superiore, il maggiore Roberto Di Nunzio è stato trasferito a Moncalieri ove, dal 6 settembre, sarà comandante del Cio (Compagnia di intervento operativo). Al suo posto il capitano Massimo Caputo, proveniente dal Nucleo Operativo della Compagnia di Genova San Martino.

Nella sua lunga carriera di comando, Roberto Di Nunzio ha guidato la Compagnia di Campione d’Italia, è stato impiegato in due missioni di pace in Iraq e ha svolto incarichi in Calabria, Campania e Sicilia, dove si è distinto in operazioni contro la criminalità organizzata e la mafia. Quindi, l’arrivo in Piemonte, sotto la famosa Zizzola.

È una storia caratterizzata da un encomiabile spirito di servizio quella che lega Di Nunzio a Bra e che lo ha visto, insieme ai suoi militari, condurre vaste indagini che hanno contribuito al raggiungimento di ottimi risultati di contrasto alle diversificate forme di delinquenza.

Tra le innumerevoli attività che può annoverare, quale responsabile della Polizia Giudiziaria della Compagnia, spiccano quelle condotte con la Procura della Repubblica di Asti in tema di lotta e contrasto agli stupefacenti. Su tutte ricordiamo l’operazione “Trainspotting”, conclusa con l’esecuzione di 11 misure cautelari, il sequestro di ingenti quantità di droga ed una pistola rubata.

Molti lo ricordano per gli incontri sulla legalità in cui ha spiegato alla cittadinanza come difendersi dalle truffe e dai raggiri, fornendo consigli per vivere con maggior sicurezza, in casa e fuori. A ciò si aggiunga anche quella parte dell’attività che è disconosciuta ai più, perché espletata lontana dai riflettori e dalla frenetica ribalta, con riservatezza, discrezione e, soprattutto, tanta umanità. Come nel caso vissuto in occasione della scomparsa dei Carabinieri Giorgio Privitera ed Alessandro Borlengo, avvenuta nel marzo dello scorso anno a causa di un tragico incidente stradale in servizio. Un episodio che, unito a molti altri, ha conferito all’Arma Benemerita ed ai suoi esponenti importanti prerogative sociali, tanto da essere riconosciuti patrimonio delle comunità per l’opera quotidianamente svolta.

Nel nuovo incarico, l’Ufficiale di origini pugliesi sarà supportato dalla moglie e dai tre figli, oltre che dalla stima incondizionata che tutta la città di Bra gli riconosce. A partire dai suoi uomini a cui lascia un forte esempio di professionalità, insieme allo spirito di sacrificio ed all’abnegazione che da più di due secoli di gloriosa storia portano i Carabinieri ad essere sempre presenti là dove occorre difendere le patrie Leggi, confermandosi, così, “Nei Secoli Fedeli”!

silvia gullino

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