Il senatore e segretario provinciale della Lega Giorgio Bergesio, commentando ciò che è successo ieri nell’Aula di Palazzo Madama, adombra la tesi complottista che in queste ore, dopo il dibattito a Palazzo Madama e la formalizzazione della crisi di governo, è fatta propria dal suo partito.
“I toni rivolti dal Presidente del Consiglio nei confronti di Matteo Salvini – afferma il senatore di Cervere - sono la dimostrazione che già da tempo c'era la volontà di Conte di guardarsi intorno. L'esperienza di questo governo, dopo le elezioni europee e con il cambio di atteggiamento da parte del M5S, doveva terminare, era una scelta obbligata. Non si poteva guardare avanti, al bene del Paese con i troppi no. Noi, responsabilmente, ne abbiamo preso atto. Conte – aggiunge Bergesio - ha deciso di staccare la spina. D'altra parte con questi litigi continui non eravamo più in grado di agire nell'interesse del Paese. Abbiamo ritirato la mozione di sfiducia e Conte si è immediatamente rimesso al Quirinale. Questo significa – conclude - che c’era una chiara volontà di cambiare contraenti al contratto di Governo”.