Egregio Direttore,
la crisi di governo scaturita in questo mese e che si è consumata ieri al senato con le dimissioni consegnate dal presidente del consiglio Giuseppe Conte al capo dello stato Sergio Mattarella aprono la crisi più grave degli ultimi decenni; da quel 4 marzo dello scorso anno dove dalle urne sarebbe dovuto nascere il governo del cambiamento, di cambiamento non si e visto nemmeno l'ombra: era di tutta evidenza che il fallimento e la conclusione di questa legislatura fosse imminente.
L'economia è ferma le infrastrutture non partono, questo governo non ha compreso per nulla le esigenze del paese: non è l'assistenzialismo, non è il reddito a creare cittadinanza, ma il lavoro. E' mettendo il lavoro al primo posto che si riveste di dignità la persona; questo è quello che il governo del cambiamento non ha compreso.
Se pensiamo alla provincia di Cuneo ci rendiamo conto quanto abbiamo la necessità di renderla più sicura più scorrevole per quelle infrastrutture che sono imprescindibili - e alle quali non intendiamo rinunciarvi - che renderebbero più appetibile la nostra provincia nel settore delle costruzioni e imprenditoriale.
Dopo questi quindici mesi di governo dobbiamo prendere atto di avere un paese più povero di prima.
Grazie,
il segretario generale della filca Cisl Vincenzo Battaglia