Avvistamento ornitologico di notevole interesse nelle scorse ore a Mondovì, in frazione Merlo: numerosi cittadini hanno segnalato la presenza di due esemplari di ibis eremita, riconoscibili per le caratteristiche zampe rosse, il lungo becco incurvato verso il basso, il colore scuro e l'inconfondibile piumaggio sul capo.
Gli ornitologi confermano: come si legge sulla pagina Facebook del Parco Naturale del Marguareis, "i due animali si chiamano #053Luigi e #060Leopold e sono precisamente il numero 53 e il numero 60 dei 155 esemplari al mondo di Geronticus eremita, seguiti dal progetto europeo di conservazione della specie 'reason - Reintroduction of the Northern Bald Ibis in Europe'. Portano con sé, tra le loro ali che possono arrivare a un'apertura complessiva pari a circa 1,25 metri, un piccolo trasmettitore a energia solare, che pesa circa 20 grammi e consente agli esperti e ai partner del progetto europeo di osservarne gli spostamenti".
L'ibis eremita si nutre esclusivamente di vermi e larve di insetti, che cattura grazie al suo becco ricurvo scavando nel terreno.
"Nella primavera 2013 - proseguono dal Parco - l'intera popolazione mondiale selvatica di ibis eremita con comportamento migratorio intatto era ridotta ad un unico individuo presente nel Medio Oriente: ciò significa che l'ibis eremita come specie migratrice è di fatto estinta. Tra le cause principali di morte di questi animali, il bracconaggio, oggi perseguito legalmente. Il progetto 'Waldrapp' è il primo tentativo, su base scientifica, di reintroduzione di una specie migratrice nella sua area di origine (Austria, Germania, Mitteleuropa): vi hanno aderito partner da Austria, Germania e Italia, territorio che è spesso tappa del suo percorso migratorio".