Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, ha reso noto il deliberato generale 2019, in cui sono state accolte 157 richieste su 257 pervenute.
Le scelte evidenziano le linee guida di mandato del nuovo Cda insediatosi nel maggio scorso e formato dal professor Marco Piccat presidente, Roberto Civalleri vicepresidente, dai consiglieri Rita Bussi, Oreste Frandino, Domenico Sacchetto.
Sono state privilegiate le domande per lo sviluppo e sostegno degli Enti ed Associazioni operanti nel territorio saluzzese la cui attività coinvolge e interessa un’ampia platea di beneficiari.
110.000 euro al comune di Saluzzo per il restauro dei beni artistici della città (Art Bonus) e a sostegno delle iniziative culturali e turistiche.
All’ASL CN1 per l’incremento delle dotazioni di strumentazioni medicali operative presso l’Ospedale cittadino e a favore del Distretto sanitario sono stati deliberati 69.463 euro.
Agli Istituti scolastici del Saluzzese: 161.700 euro per l’innovazione tecnologica, l'edilizia scolastica e l'ampliamento dell'offerta formativa.
Al Consorzio Monviso Solidale per il Fondo Emergenze Sociali deliberati 23.000 euro.
L’elenco di tutti i contributi che il Cda ha deliberato nelle sedute dell’11 e 29 luglio scorso è consultabile sul sito della Fondazione “Attività Istituzionali / Progetti di Terzi”, nell’ambito dell’informativa storica sull’attività erogativa svolta dall’Ente a partire dalla prima sessione deliberativa del 20 luglio 1992. Il sito è in fase di aggiornamento e vuole diventare il mezzo di comunicazione principale dell’Ente.
In merito all'analisi e alle scelte operate dal Collegio il presidente Marco Piccat sottolinea: “In conseguenza del disavanzo d’esercizio 2018 (riconducibile principalmente all’andamento fortemente negativo dei mercati finanziari, con rilevazione di pesanti perdite sulla quota di investimenti in gestioni patrimoniali), per il finanziamento dell’attività erogativa 2019 è stato necessario attingere alle riserve accantonate nei precedenti esercizi al “Fondo di Stabilizzazione delle erogazioni”, costringendo il Consiglio ad operare scelte spesso non facili, con ricadute sull’accoglimento delle richieste avanzate”.