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Sanità | 24 agosto 2019, 12:08

Aiuto: il grasso ci fa paura. Consigli di nutrigenomica a cura di Simona Oberto

Consapevolezza e informazione: entrambe vi preservano dai mille inganni di una società dai consumi sfrenati.

Aiuto: il grasso ci fa paura. Consigli di nutrigenomica a cura di Simona Oberto

Oggi voglio iniziare il mio articolo, scrivendo una parola che sono sicura vi metterà subito in allerta: GRASSO!! E sì, questa categoria di nutrienti ci fa paura e ci mette ansia perché ci riportano con il nostro pensiero a patologie gravi come cardiopatie, diabete, ipertensione, sindrome metabolica…ma anche a scompensi estetici come il sovrappeso, la cellulite, la “pancia” e così via! Ma facciamo un po’ di chiarezza riguardo a questa categoria ingiustamente demonizzata. Come sempre abbiamo l’abitudine di “fare di tutta l’erba un fascio”! Grassi…saturi, insaturi, monoinsaturi, a catena corta, lunga, trans, idrogenati! Tutti quanti nello stesso calderone. Ma il problema non è tanto quanto i grassi siano “buoni o cattivi”, il problema è che il nostro organismo, non essendo più in equilibrio, perché mal nutrito e stressato, non è più in grado di gestirli, utilizzarli, trasformali, eliminarli o assorbili! Purtroppo l’enorme business che gira attorno al settore alimentare, ha trasformato il cibo in un insieme di sostanze raffinate e velenose che stanno portando le nostre cellule in iponutrizione. Cellule sempre più affamate, stanche, stressate, che attingono energia dalle riserve vitali del nostro organismo, che di contro non può far altro che funzionare male, sempre in riserva e sotto tono.

Cellule che perdono la funzionalità e la capacità riparatoria. Ma la cosa più pericolosa è che questa demonizzazione dei grassi, ci sta portando a sostituirli con gli zuccheri che, come più volte ho sottolineato nei miei articoli, sono il vero “nemico” della nostra salute psicofisica. Zuccheri sintetici che regalano piacere, oltre che ai nostri patogeni intestinali, anche a una “mente sintetica” che non è più in grado di gratificarsi con piaceri e soddisfazioni che vanno bel oltre ad un piatto di carbonara! Buonissima, per carità!! E’ uno dei miei piatti preferiti, che cucino secondo lo “stile nutrigenomico” (quindi materia prima di ottima qualità) e mangio sempre molto volentieri, naturalmente in un pasto opportuno. Ma so anche che il mio cervello si nutre, più che della soddisfazione di un piacere immediato, come quello che mi regala il cibo, soprattutto di un piacere maturato, costruito nel tempo, il cui conseguimento è frutto di impegno e consapevolezza, come il saper seguire uno stile di vita sano ed equilibrato! E a proposito di cervello, lo sapete che è l'organo più grasso del corpo? E’ vero! E’ composto da 75% d'acqua, ma la sua parte non acquosa è costituita da ben il 66% di grasso, di cui il 25% è un DHA, un Omega-3. I grassi Omega-3 come il DHA sono considerati essenziali perché il corpo non può produrli e deve assimilarli con la dieta quotidiana. Tra gli alimenti più ricchi di DHA vi ricordo il pesce. Questo è uno dei motivi per cui il pesce non manca mai nei miei piani alimentari nutrigenomici.

Il DHA si trova in elevata quantità nei neuroni, le cellule del sistema nervoso centrale. Quando l'assunzione di Omega-3 è insufficiente, i neuroni perdono di funzionalità e diventano più inclini all'infiammazione. Una volta che le cellule nervose diventano rigide e infiammate, la corretta neurotrasmissione da cellula a cellula e all'interno delle stesse, viene compromessa.  Bassi livelli di DHA infatti sono stati collegati non solo alla perdita di memoria e concentrazione ma anche a malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Capite allora quanto è importante includere nella propria dieta giornaliera una giusta quantità di questi grassi “buoni”? Infatti ci aiutano a perdere peso e a ridurre l’infiammazione silente! Regolano il livello di glicemia nel sangue, evitando i tanto famigerati picchi glicemici! Rallentano l’ossidazione e quindi contrastano l’invecchiamento precoce. Attivano dei geni che favoriscono la lipolisi, stimolando nel contempo il metabolismo basale. Sono dei nutrienti importantissimi per le nostre cellule! E questo devono averlo capito gli INUIT. Sono un popolo eschimese, che deve la sua “salute di ferro” in gran parte proprio alla sua alimentazione, basata principalmente sul pesce, ricco di Omega-3. Pensate che il loro consumo annuo pro capite è di 150 kg., contro i nostri 10 kg. scarsi, questo piccolo particolare li preserva da infarto e ictus. Sembra incredibile ma in media l’apparato cardiocircolatorio di un europeo o di uno statunitense di 30 anni, corrisponde a quello di un eschimese di 60 anni. Ma quello che dovrebbe farci riflettere di più è che quando decidono di abbandonare il loro habitat naturale per spostarsi nelle città, nel giro di poco tempo anche loro si ammalano delle nostre stesse patologie: diabete, malattie cardiovascolari e tumori!

E allora cosa possiamo fare per cercare di limitare i danni? Consapevolezza e informazione!! Entrambe vi preservano dai mille inganni di una società dai consumi sfrenati! Io proporrei di iniziare a capire quali sono e in quali alimenti possiamo trovare i grassi “buoni”, in modo da poterli inserire da subito nella vostra dieta quotidiana. Iniziamo con gli ACIDI GRASSI POLINSATURI Omega-3 che si trovano soprattutto nel pesce azzurro (sardina, palamita, aringa, alice, aguglia, salmone, sgombro, ombrina), nei crostacei, nelle alghe, nei semi oleosi e negli oli di semi di lino, di chia, di zucca, di girasole, di sesamo, ma anche nella frutta secca, come noci, nocciole e mandorle. Un’altra tipologia di ACIDI GRASSI POLINSATURI sono gli Omega 6 (ma la porzione antinfiammatoria), contenuti nell’olio di sesamo, di girasole, di noce, tutti rigorosamente spremuti a freddo. E poi ci sono gli ACIDI GRASSI MONOINSATURI contenuti prevalentemente nell’olio extra vergine d’oliva, spremuto a freddo, un grasso ricco di nutrienti che ci proteggono dallo stress ossidativo e dalle sostanze citotossiche e genotossiche come l'alluminio e l'acrilamide.

Quest’olio contiene polifenoli, potenti antiossidanti naturali, tra cui l’oleuropeina e il tirosolo, che contrastano i danni cellulari. Molti grassi monoinsaturi sono presenti anche nell’avocado, nelle anacardi, nella frutta secca e nei semi di sesamo. Altri grassi “buoni” sono alcuni ACIDI GRASSI SATURI come l’acido laurico, contenuto ad esempio nel latte di cocco o direttamente nel frutto. Questo grasso ha una buona influenza sul sistema nervoso centrale ed è unpotente antivirale e antibatterico. Allora, senza pensare di fare i bagagli e trasferirci sulle coste artiche dell’America o nella penisola dei Čukči in Asia, facciamo qualcosa di molto più semplice, meno impegnativo e sicuramente meno drastico: cerchiamo la materia prima di qualità, magari affidandoci a chi se ne intende veramente. Personalmente io mi fido di più di Massimo, il pescatore che con il viso segnato di rughe e lo sguardo duro del “vecchio lupo di mare”, mi racconta come cucinare l’anguilla sotto la sabbia o come riconoscere la freschezza di un pesce. Mi fido di più di Biagio, il pastore che, con le mani “sporche” di terra e fieno, mi racconta in dialetto quali erbette è solito dare da mangiare alle caprette della sua piccola azienda di famiglia. Mi fido di più di Raffaele, padre di un mio caro amico, che con grande passione mi mostra il suo orto e con orgoglio, tenendo in mano un succoso pomodoro, strizzandomi l’occhio, mi dice sorridendo che quello è un “vero” pomodoro, coltivato con amore e senza veleni, forse un pò più bruttino, piccolino, anonimo rispetto a quelli del supermercato ma sicuramente molto più genuino.

Io personalmente mi fido di più di chi il mestiere lo fa per passione da molti anni, tramandandolo alle nuove generazioni, consapevole che il mondo è cambiato ma non per questo disposto a farsi travolgere dal consumismo sfrenato. Mi fido di chi le cose le fa con buon senso, con un occhio alla tradizione e uno all’innovazione, spinto solo ed esclusivamente dalla necessità di “fare le cose per bene” e non dalla convenienza del guadagno facile! E voi?

Simona Oberto cura il sito web www.cibocuranaturale.com e la pagina facebook "Il tuo coach alimentare".

Redazione

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