Al Direttore - 25 agosto 2019, 11:17

Finestre chiuse anche d’estate a causa del "tingide del platano": possibile intervenire?

Un lettore segnala i fastidiosi effetti collaterali dell’infestazione che interessa viale degli Angeli a Cuneo, ma anche il viale monumentale di Racconigi

Un esemplare del fastiodoso insetto, fotografato dal nostro lettore

Un esemplare del fastiodoso insetto, fotografato dal nostro lettore

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

 

Gentile direttore,
da un anno abitiamo a Cuneo, in un appartamento in zona viale degli Angeli, con vista sulla Bisalta e sulla corona delle Alpi. Al momento del trasloco (aprile 2018), gli alberi a noi vicini erano stati potati, quindi non avevamo fatto caso ai pochi insetti che tra agosto e ottobre ci ritrovavamo in casa. Minuscoli insetti volanti dalla forma curiosa, che, a finestre aperte, parevano attirati dalle nostre tende scure. Li rimuovevamo con poca fatica e poco fastidio.

Quest’anno invece, con le foglie completamente tornate sui platani a noi vicini, siamo giornalmente invasi da questi fastidiosi insetti e l’unica nostra difesa è quella di tenere le finestre chiuse, cosa che ci riesce particolarmente sgradita con il caldo tropicale di questa estate.

Cercando su Internet, abbiamo appreso che si tratta della Corythucha ciliata, che provoca la malattia dei platani denominata Tingide del platano. Cito dal sito Internet www.agraria.org/entomologia-agraria/tingide-del-platano.htm: “L’insetto compie 3 generazioni all’anno. A maggio, iniziano ad deporre le uova, originando la 1a generazione che è attiva agli inizi dell'estate. Gli adulti di 1a generazione sfarfallano, generalmente, nella seconda quindicina di giugno; questi adulti originano una 2a generazione, attiva a luglio. Infine si ha una 3a generazione, a fine estate; gli adulti di questa ultima generazione sono destinati a svernare”.

Gli insetti si insediano nelle foglie del platano e, leggo che “il danno maggiore è determinato dall'attività trofica degli insetti. Questi insetti hanno apparato boccale pungente succhiante in tutti gli stadi; essi pungono il mesofillo e vuotano la cellula che si riempie di aria e necrotizza. Sulla pagina superiore si evidenzia una tipica sintomatologia; questa si manifesta con un'intensa alterazione cromatica di colore argenteo, localizzata soprattutto nella parte centrale della foglia, vicino al picciolo. La parte argentea successivamente diviene giallastra e clorotica, fino a necrotizzare; e dalle punture di ovideposizione. Le femmine infiggono le uova nel mesofillo, per circa due terzi della loro lunghezza, e ricoprono la parte sporgente con escrementi nerastri; questi determinano una punteggiatura nerastra nella pagina inferiore delle foglie”.

Ovviamente, “in caso di forti attacchi le foglie cadono, provocando gravi filloptosi in piena estate, con conseguenti indebolimenti della pianta. In ogni caso, indipendentemente dalla gravità della infestazione, si possono notare, sulla pagina inferiore, i segni della colonizzazione (punteggiatura nerastra, escrementi, residui delle mute) e, molto frequentemente, si notano anche le forme mobili che sono inconfondibili”.

È facile intuire che questa situazione è altamente stressante per noi e altri che vivono nei pressi dei platani colpiti e ci domandavamo se potevate divulgare questa notizia, grazie.

Ultimamente abbiamo letto che la Tingide ha colpito i platani del viale Monumentale di Racconigi, causando molti disagi agli abitanti della zona, e che è in programma un intervento di accurata pulizia e potatura nel mese di settembre. Mi auguro che anche qui si possa intervenire nello stesso modo.

Giovanni Ellena

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