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Attualità | 14 settembre 2019, 18:00

Banda ultra larga e posa fibra ottica, a che punto siamo? In Granda solo 34 comuni hanno avviato i lavori, ma i prossimi mesi saranno di svolta

Cuneo è quinta in Piemonte per percentuale di cantieri aperti rispetto al numero di comuni. La sfida è coprire entro il 2021 60mila unità immobiliari, a fine del 2018 solo il 7% degli immobili in Granda avevano potenzialmente accesso all'internet super veloce

Foto Unsplash.com

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L’obiettivo è di quelli importanti: portare la banda ultra larga in tutta Italia, anche nelle abitazioni più marginali entro il 2020. E con soldi pubblici: opera di bandi del Ministero per lo Sviluppo Economico, emessi da Infratel Italia. La realizzazione è in mano a Open Fiber, azienda nata a dicembre del 2015 con la mission di realizzare reti FTTH (Fiber to the Home): in parole semplici, portare la fibra ottica in tutte le case degli italiani.

Open Fiber è una partecipata (composta per metà Enel e per metà dalla Cassa Depositi e Prestiti) che secondo il piano approvato nel 2016 dovrebbe far arrivare la banda ultra larga a 9,5 milioni di abitazioni. Open Fiber agirà come soggetto operante esclusivamente nel mercato all’ingrosso: è come se, quindi, realizzasse la “strada” su cui viaggerà la rete in fibra, offrendo l'accesso a tutti i vari operatori (provider), i quali affitteranno l’infrastruttura e che poi daranno il servizio al cliente finale a seguito di stipulazione di contratto.

A CHE PUNTO SIAMO?

In Italia la sfida procede, con qualche difficoltà. Pochi i centri che hanno ultimato i lavori: solamente 63. La data per il completamento, è stata spostata di un anno: 2021. Nella maggior parte dei casi (2.800 comuni circa corrispondenti al 36%) è stato approvato il progetto definitivo, ma i lavori non sono stati ancora avviati. In più di 1.200 città italiane si sta approvando il progetto definitivo, in circa 1.100  si stanno eseguendo i lavori.  Ancora molti i centri di cui non sono disponibili dati sullo stato di avanzamento del programma: 800 comuni, molti dei quali si trovano in Trentino, in Sardegna e in Calabria.

LA BANDA ULTRA LARGA IN PROVINCIA DI CUNEO

A che punto sono, invece, gli interventi in provincia di Cuneo? In linea con il trend nazionale e della nostra regione. In Piemonte, stando ai dati forniti dal ministero aggiornati a fine luglio 2019, solo un comune ha completato l’operazione: si tratta della piccola Roccaforte Ligure, in provincia di Alessandria. Qui i lavori sono stati completati e in attesa di collaudo. In questo paese la fibra sarà accessibile per 290 unità immobiliari.

In tutti i restanti municipi piemontesi la situazione è ancora in via di definizione: 209 municipi in cui i cantieri sono avviati e diventeranno 398 entro la fine dell'anno. Cuneo è quinta in Piemonte per percentuale di cantieri aperti rispetto al numero di comuni: guida Vercelli (36,05% dei comuni hanno cantieri aperti), seguito da VCO (32,89%), Biella (30,37%), Alessandria (19,47%). Dopo Cuneo (13,77%), Torino (12,06%), Asti (11,06%) e Novara (7,95%).

In Granda su 247, 34 comuni hanno avviato (ma non completato) i lavori. Corrisponde a 60mila unità immobiliari coperte: tra i centri maggiori compaiono Carrù, Cervasca, Ceva, Cherasco, Villanova Mondovì, Dogliani e Mondovì (unica delle sette sorelle).

Per la maggior parte (148 comuni, tra cui anche Saluzzo e Fossano) hanno approvato il progetto definitivo, 27 comuni sono in stato di approvazione del progetto definitivo (tra cui Alba). 11 comuni sono in attesa delle necessarie autorizzazioni (come Bra e Savigliano). 26 i centri che sono in stato di progettazione definitiva (come ad esempio il capoluogo, Cuneo). Nel comune di Piozzo i lavori cominceranno nei prossimi giorni.

13 comuni completeranno il lavoro entro il 2019. Al momento sono circa 300 le persone impegnate sui cantieri di Open Fiber in Granda. L'investimento sulla provincia di Cuneo è di 62 milioni di euro. Nei restanti 150 comuni i lavori cominceranno nel corso del 2020.

A fine 2018 solo il 7% degli immobili (in soli 32 comuni) della Granda era coperto da fibra grazie ad interventi privati.

Alba è il comune con la maggiore copertura (97%), seguita da Saluzzo (93%), Cuneo (89%), Savigliano (88%), Fossano (86,3%), Borgo San Dalmazzo (86,2%), Bra (86%), Mondovì (84%). Chiudono la top 10 Santa Vittoria d’Alba (72%) e Boves dove la copertura “via fibra” è del 71%.

Sul sito del Mise dedicato a questo progetto si prevede che in tutti i comuni della Granda entro il 2021 la rete Open Fiber coprirà tutti i comuni. Per tutti, quindi, ci potrebbe essere la possibilità di connettersi - a seguito di stipulazione di contratto con il provider - ad una connessione di 30Mbit in download.

In molti casi si potrà raggiungere il famoso “GigaBit”: velocità che in provincia di Cuneo potrà raggiungere il 58% degli immobili. Secondo i dati forniti al ministero nel comune di Battifollo questa velocità sarà raggiungibile nel 99% dei casi, mentre a Perletto solo nell’1,1% dei casi.

"RIDUZIONE DIGITAL DIVIDE PRIORITA' ASSOLUTA"

Proprio su questo tema nella giornata di ieri, venerdì 13 settembre, si è tenuto un incontro a Villanova Mondovì promosso da Anci Piemonte, Uncem e Anfov dal titolo "Accendiamo il futuro" dove si è fatto il punto sulla BUL in provincia di Cuneo.

"Il grande piano di opere per diffondere la fibra ottica in tutto il territorio piemontese
– ha affermato Michele Pianetta, vicepresidente ANCI Piemonte e vicesindaco di Villanova Mondovì durante l'evento - è un obiettivo centrale. La riduzione del digital divide rappresenta una priorità assoluta, in grado di rilanciare i Comuni più marginali, riportandoli al centro di investimenti privati. Migliorare la qualità della rete significa favorire lo sviluppo delle attività produttive e commerciali e, al contempo, migliorare l’interazione tra cittadini e amministrazione pubblica locale. ANCI Piemonte ci crede fermamente, tanto che per il terzo anno ha riproposto il Premio Piemonte Innovazione, in scadenza il prossimo 13 settembre. Si tratta di una misura concreta per sostenere l’innovazione negli enti locali, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini. Da un lato dunque gli stimoli, dall’altro gli strumenti per realizzare importanti salti di qualità".

"Abbiamo più volte sottolineato l’importanza del piano BUL per i territori storicamente più isolati – ha detto Antonello Angeleri, Segretario Generale Anfov –. Le sinergie tra pubblico, privato e associazioni di categoria, sono fondamentali per risolvere le criticità che inevitabilmente si presentano quando è in corso un progetto così complesso. Si tratta di un’opera necessaria, senza la quale perderemmo una grande occasione. Quello di Villanova Mondovì sarà un utile momento di confronto e di riflessione per spingere sull'acceleratore dell'innovazione, partendo da uno dei territori italiani più attivi sul piano economico e produttivo".

"Siamo vicini al punto di svolta del progetto – ha sottolineato Andrea Falessi, Direttore delle Relazioni Esterne di Open Fiber - perché in alcuni comuni stanno per terminare le lavorazioni e, entro poche settimane, sarà possibile cominciare a usufruire dei vantaggi della banda ultra larga: sono già terminati gli interventi per la realizzazione delle centrali (i cosiddetti PCN) di Villanova Mondovì e Carrù, che quindi saranno le prime aree interessate dalla nuova fase. Un primo passo che però non ci distrae dall’obiettivo finale, che è quello di portare la rete FTTH in tutti i comuni inclusi nel bando Infratel. La complessità del piano è nota, ma se tutti gli enti coinvolti faranno la loro parte, rispetteremo il nostro impegno”.

Daniele Caponnetto

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