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Politica | 23 settembre 2019, 08:14

Flavio Briatore prova ad accendere le polveri del “Movimento del fare”

Il Vip di origini cuneesi ha depositato su Instagram il logo della sua creatura che vuole essere distante dalla politica, intesa nella classica accezione. Obiettivo: rilanciare il turismo di alta gamma e convertire la penisola nella “Florida” d'Europa

Flavio Briatore e Daniela Santanchè

Flavio Briatore e Daniela Santanchè

In questa fine estate la politica italiana non finisce di stupire. E di sorprese, probabilmente, l’autunno ne riserverà di nuove.

A pochi giorni di distanza dall’annuncio di Matteo Renzi di dar vita ad “Italia Viva”, spunta – con tutt’altre prospettive, ma sicuramente originale negli intenti - il “Movimento del fare” dell’imprenditore di origini cuneesi Flavio Briatore, già Vip della Formula Uno.

L’annuncio era stato anticipato qualche settimana fa, ma la formalizzazione è avvenuta soltanto il 19 settembre quando il patron del Billionarie ha postato su Instagram il logo della sua nuova creatura. Si vocifera di una marcata simpatia nei confronti di Matteo Salvini anche se per ora il “Bria” preferisce non sbilanciarsi.

Certo è che non farà asse né coi 5 Stelle, né con la sinistra. "La mia idea – spiega a Panorama - è quella di radunare in vari settori come il turismo, la salute, lo sport, l'economia, persone in grado di offrire la loro esperienza e di metterla al servizio del Paese".

Insomma un “dream team” - per dirla appunto alla Briatore, i cui neologismi anglofili il comico Maurizio Crozza non perde occasione di irridere - per rilanciare il turismo di alta gamma e trasformare la penisola nella “Florida” d'Europa.

Sul sito attivato qualche giorno fa viene spiegato che non si tratta di un partito inteso nell’accezione classica e che “non è previsto alcun legame né con la destra e né con la sinistra”. “La nostra idea – dice Briatore al giornalista di Panorama che gli chiede ragguagli - è radunare in vari settori come il turismo, la salute, la giustizia, lo sport, l’ambiente e l’economia, persone in grado di offrire la loro esperienza, mettendola a disposizione del Paese. Persone – aggiunge - che hanno lasciato il segno nel proprio campo, che non possono fare i politici passando ore e ore in Parlamento perché hanno le loro attività  da mandare avanti. Ma che possono e vogliono dedicare qualche ora la settimana per fare da consulenti in vari settori”.

Questa puntualizzazione sembra lasciar intendere non una vera e propria discesa in campo di quello che a Cuneo, quando era un play boy di provincia, era soprannominato dagli amici “El Tribula”, quanto piuttosto una consulenza, anche questa d’alta gamma, da mettere a disposizione dei potentati politici di turno, preferibilmente all’insegna del sovranismo italico.

Finalità? Offrire servigi, ma al contempo sedersi al tavolo per implementare il giro dei loro già cospicui business.

E a proposito del “scendere in pista”, Briatore, dopo aver rifilato qualche stoccata alle politiche assistenzialistiche dei 5 Stelle non rinuncia a punzecchiare il Cavaliere. “Un grande imprenditore – dice - deve circondarsi di buoni manager che facciano crescere l’azienda. Non ci sono più le one man band. Se un marchio passa dal 40 per cento del mercato al 7 – afferma con un esplicito riferimento al brand forzista sempre più appannato - vuol dire che qualcosa non va bene. Forza Italia – ricorda - è Berlusconi. Purtroppo la sua squadra è rimasta sempre più o meno la stessa e non ha funzionato”.

I bene informati dicono che Briatore abbia sì un occhio attento a Salvini, ma che le sue simpatie vadano soprattutto in direzione di Fratelli d’Italia, dove c’è la sua grande amica, quasi una sorella, la senatrice Daniela Garnero Santanchè, come lui oriunda cuneese.

Uniti da un comune destino maturato in stagione giovanile nelle discoteche del Cuneese, oggi sono entrambi protagonisti del patinato mondo dei Vip e spopolano nei salotti televisivi. Vedremo se i loro destini torneranno ad incrociarsi in politica sotto i vessilli del sovranismo.

GpT

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