L'Uroboro di Kalla per Ars Regia - Savigliano

Il serpente che si morde la coda creando un cerchio senza inizio né fine, l'Uroboro, nella tradizione alchemica rappresenta il ciclico susseguirsi di trasmutazioni necessarie alla perfezione della Materia Prima.

Il movimento senza fine verso la pietra filosofale, il "grande elisir" o "quintessenza". Insomma: l'Ars Regia, appunto come via iniziatica. 

Per il progetto grafico della mostra La Granda alchemica, primo capitolo del progetto Ars Regia, il curatore Enzo Biffi Gentili ha scelto Alessandro Calabrese in arte Kalla.

Graphic designer e illustratore, docente allo IED di Torino, il fondatore di Kalla design ha lavorato sulla simbologia alchemica per l'impianto grafico del catalogo della mostra aperta al pubblico al 6 Gennaio 2020 a Savigliano all'interno di Palazzo Taffini d’Acceglio, sede del Múses, e di Palazzo Muratori Cravetta.

In apertura di ogni sezione "citazioni" delle xilografie cinquecentesche di Cesare Ripa rivisitate con l'aggiunta di elementi di ambiguità e attualità, compositiva e iconografica.

Promossa dall'Associazione Le Terre dei Savoia la mostra apre uno scorcio inedito sulla tradizione ermetica in Piemonte: da Carlo Emanuele I Duca di Savoia al pittore e speziale Pinot Gallizio sino alle opere di artieri viventi.

Il catalogo segue le otto sezioni della mostra:

I. Carlo Emanuele I di Savoia. L’arte regale e la morte;

II. Pinot Gallizio. Pittore e spagirico;

III. San Lorenzo e l’Ars Regis;

IV. Un Oratorio laboratorio;

V. Ricerche dell’oro nell’arte ceramica;

VI. Artieri ermetici pedemontani;

VII. Alchimia di massa;

VIII. L'aroma del Sacro;

Ognuno illustra il risultato di una documentata ricerca del curatore su beni culturali, artefatti e artieri connessi tra loro non solo dal tema esoterico ma anche dalla loro localizzazione o residenza subalpina.