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Attualità | 16 ottobre 2019, 16:45

Marco Margaria eletto presidente del BIM del Po: “Continueremo ad essere prezioso strumento a sostegno delle popolazioni montane”

Il vicesindaco di Paesana assume la Presidenza del Consorzio all’unanimità dei consensi. E guarda già al futuro: “Se ci saranno le possibilità di realizzare nuove centraline pubbliche ben venga: è vero che non hanno grossi introiti, ma questi rimarranno per sempre”

Da sinistra, Aldo Perotti e il neopresidente BIM Marco Margaria

Da sinistra, Aldo Perotti e il neopresidente BIM Marco Margaria

Nessun colpo di scena e – al Bacino imbrifero montano del Po – Marco Margaria, all’unanimità dei votanti, è stato eletto (venerdì sera, 11 ottobre) presidente del Consorzio.

L’assemblea è stata presieduta, sino all’elezione della nuova Presidenza, da Aldo Perotti, vicesindaco di Crissolo e membro anziano.

In seguito alle elezioni comunali del 26 maggio scorso, entrano a far parte dell’Assemblea consortile Dora Perotto (Brondello), Silvano Barroero (Envie), Cristiana Nasi (Gambasca), Diego Battaglia (Oncino), Silvia Rovere (Ostana), Marco Margaria (Paesana), Silvio Chiavassa (Pagno), Cesare Cavallo (Rifreddo), Francesco Lombardo (Sanfront) Giuseppe Artusio (Piasco) e Giancarlo Panero (Verzuolo).

Riconfermato, sia alle Amministrative che in seno al BIM, Mauro Formiglia, in rappresentanza di Revello, mentre l’assemblea è ancora composta da Romano Bagnus (Bagnolo Piemonte), Elio Trecco (Barge), Aldo Perotti (Crissolo), Livio Barra (Martiniana Po), Amministratori di Comuni che il 26 maggio non sono stati chiamati al voto.

Appurata l’insussistenza di incompatibilità, i presenti – all’unanimità – hanno appoggiato la candidatura di Margaria, che ha quindi assunto la Presidenza del Consorzio.

La “squadra” di Margaria, vale a dire la Deputazione del BIM, sarà composta da Silvia Rovere, Dora Perotto, Aldo Perotti e Francesco Lombardo, rispettivamente rappresentanti dei Comuni di Ostana, Brondello, Crissolo e Sanfront.

Quella della Presidenza Margaria sarà una Deputazione che, di fatto, ricalca per buona parte la Giunta dell’Unione del Monviso: Paesana, Sanfront, Crissolo e Ostana siedono in entrambi gli organi.

La scelta dei nomi – ha spiegato il neopresidente del BIM – non è stata dettata dalla politica, ma dall’equilibrio del territorio, garantendo in particolare una giusta rotazione all’interno della Deputazione: è giusto che tutti i Comuni siano presenti. Spero che la mia sia una decisione condivisa da tutti”.

Il Bim deve continuare ad essere prezioso strumento a sostegno delle popolazioni montane. – dirà Margaria illustrando le linee programmatiche di mandato – I sovracanoni saranno destinati a opere pubbliche e interventi di sviluppo, come ad esempio l’efficientamento energetico o la produzione di energia da fonti rinnovabili, migliorando le condizioni di vita della popolazione”.

L’operato di Margaria si muoverà nel solco tracciato dalla Deputazione dell’ex presidente Gabriele Donalisio: “In particolare – ha detto il presidente – valuteremo eventuali nuovi interventi rispetto a quello già posto in essere con la ‘Viso Blu power’, che ha portato alla realizzazione di una centralina idroelettrica interamente pubblica. In un’epoca con sempre maggiori difficoltà dovute ai trasferimenti statali, se ci saranno le possibilità di realizzare nuova centralina ben venga: è vero che non hanno grossi introiti, ma questi rimarranno in futuro. Questa politica mi trova pienamente d’accordo”.

Il Bim continuerà, poi, a supportare le squadre Anti incendi boschivi del territorio, con il rinnovo convenzione tra le parti e manterrà “proficui rapporti collaborativi con l’Unione del Monviso, anche per realizzazione della porta di valle, per la quale è già stato sottoscritto l’atto di concessione nei confronti dell’Unione”.

Il Bim deve per forza tenere conto delle esigenze delle Unioni – ha aggiunto Margaria – dovremo soltanto vedere in che modo. È fondamentale e strategico che tutte le organizzazioni locali abbiano punti in comune. Non sono d’accordo che nelle questioni di valle subentrino persone che conoscono ben poco le dinamiche del territorio.

Se le persone non si mettono insieme e si dividono, difficilmente porteranno a casa risultati”.

Nicolò Bertola

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