Le linee orizzontali di colore giallo e rosso erano utilizzate, in passato, per indicare le proprietà del re: fra di esse, dunque, figurava anche l'ex sede municipale di Rocca Cigliè, che si affaccia sulla piazza del centro storico, a due passi dalla celebre torre.
Il fabbricato, realizzato intorno alla metà del diciannovesimo secolo, è stato recentemente oggetto di un'accurata opera di messa in sicurezza e riqualificazione, rincorsa per oltre un ventennio e ultimata soltanto nei giorni scorsi.
La struttura fino al 1985 circa ospitò le scuole elementari; successivamente, divenne un autentico centro servizi, come si può agevolmente intuire dalla presenza al piano terreno dell'ambulatorio medico e dell'ufficio postale, della sede ufficiale delle associazioni comunali al primo piano e del circolo ACLI nel seminterrato.
Negli anni Novanta, poi, prese corpo l'idea di mettere mano alla sicurezza dell'edificio, la cui facciata esterna (e non solo quella) risultava fortemente degradata. Purtroppo, però, il progetto si arenò a causa dei legacci stringenti della burocrazia e il seguente aumento dei costi complicò il reperimento delle risorse necessarie da parte delle amministrazioni succedutesi nel tempo.
Si giunse così al 2015, quando, durante il primo mandato dell'attuale sindaco, Luigi Ferrua, furono erogati due finanziamenti da parte delle Fondazioni CRC (30mila euro) e CRT (21mila euro), che andarono a coprire interamente le spese derivanti dal primo lotto di lavori (rifacimento della facciata di monte e manutenzione straordinaria del tetto), supervisionato attentamente dalla Sovrintendenza.
Al cantiere, ultimato nell'agosto del 2018, se ne aggiunse immediatamente un secondo, smantellato pochi giorni fa, che ha consentito il ripristino completo della facciata di valle, grazie al contributo di 40mila euro ottenuto per mezzo del Decreto Sicurezza del Ministero dell'Interno.
Un'operazione complessa ma di straordinaria intelligenza, che negli anni ha permesso al Comune di Rocca Cigliè di raggranellare un finanziamento complessivo pari a 91mila euro, sborsando di tasca propria appena un migliaio di euro per lo spostamento di una linea elettrica in facciata.
Oggi, pertanto, il centro servizi svetta accanto alla torre in tutto il suo ritrovato splendore. Proprio come ai tempi del re.