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Eventi | 12 novembre 2019, 13:30

Saluzzo, si presenta in anteprima il libro “Un'altra vita - Al di la' dei bla bla sui braccianti africani”

Domani mercoledì 13 alle 18,30 alla libreria Mondadori, il lancio del libro di Andrea Fenoglio, Fusta editore, che ha trasformato il tema di grande attualità in un romanzo documentario. Insieme all'autore intervengono Las e Casimir, i protagonisti delle due testimonianze raccontate nel libro

La copertina del libro "Un'altra vita"di Andrea Fenoglio ( Fusta editore)

La copertina del libro "Un'altra vita"di Andrea Fenoglio ( Fusta editore)

Dalla povertà del Burkina Faso alle pesche di Saluzzo. Dalla guerra civile del Mali alla lunga stagione di raccolta della frutta. Due storie come quelle di molti altri migranti che hanno lasciato l’ Africa nella speranza di una vita migliore in Europa. 

A Saluzzo, domani mercoledì 13 alle 18,30 alla libreria Mondadori, il lancio del libro "Un'altra vita - Al di là dei bla bla sui braccianti africani"  opera di Andrea Fenoglio ( edito da Fusta) che ha trasformato il tema di grande attualità in un romanzo documentario.

Insieme all'autore intervengono Las e Casimir, i protagonisti delle due testimonianze raccontate nel libro, Maurizio Pagliassotti, giornalista de Il Manifesto; Mattia Bianco, giornalista de l'Eco del Chisone. Video trailer al link https://vimeo.com/368283332. I

ll libro di Andrea Fenoglio va oltre la cronaca delle polemiche sui braccianti stagionali e si prende il tempo di ascoltare le storie sotto la superficie. Ne emergono quelle di Las e Casimir, due ragazzi poco più che ventenni che in comune hanno un’epopea che li ha portati in Piemonte.

All’ origine del viaggio di Las c’;è la guerra civile che dal 2012 ha diviso il Mali sotto le armi di jihadisti e indipendentisti. Fenoglio lo racconta con i colori di chi le vicende le ha vissute in prima persona: con la sfilata di Land Cruiser durata 3 ore, il giorno in cui Gao è stata invasa dai terroristi.

Con i barbuti che vestivano i gilet “polizia islamica” il giorno in cui hanno portato via suo padre, denunciato da un vicino a causa dei vestiti che vendeva nel suo negozio. Con lo sguardo ubriaco di un comandante jihadista che vuole il sacrificio dei giovani in nome di Allah.

Las aveva 15 anni: con il denaro regalato dalla madre adottiva prese la via del deserto per fuggire dall'odio religioso, dagli arti tagliati per un cocco rubato, dai soldi e dai regali che oliano il sistema di una milizia di ragazzini.

Casimir, ivoriano, è in fuga dalla povertà. Lo zio, un partigiano che si oppone al presidente eletto, scompare di notte. A 13 anni si ritrova in Burkina Faso, accolto dai vicini di casa che aveva ad Abidjan, a raccogliere anacardi e lustrare scarpe, senza un numero di telefono a cui chiamare la famiglia rimasta in Costa d'Avorio. Così anche lui guarda a nord; lo fa per sfuggire a una misera dalla quale non vede scampo.

Da qui inizia l'epopea di entrambi attraverso il deserto, il buco nero delle prigioni in Libia, dove una vita vale meno di una telefonata; e infine il mare.   “Un’altra vita” punta la mappa su Saluzzo, dove sono state raccolte entrambe le testimonianze, e da lì tira i fili che collegano la città, centro di uno dei più importanti distretti frutticoli in Italia, al resto del mondo.

L'autore non si ferma all’apparenza degli avvenimenti, ai braccianti stagionali, ma scava un pozzo in cui attingere alla fonte delle loro storie, all'origine del loro desiderio di raggiungere l'Europa.

Due storie personali sotto la traccia della geopolitica occidentale, che Fenoglio interpreta anche secondo uno sguardo ecologico: il maltrattamento della Terra, i disequilibri climatici determinati dall’era dei combustibili fossili non rinnovabili, hanno ripercussioni che influenzano il globo intero, da chi si mette in movimento a chi cerca di tenere chiuse le porte. 

Andrea Fenoglio è documentarista. Ha al suo attivo diversi progetti culturali multidisciplinari. In questi anni ha raccontato Nuto Revelli e la memoria contadina, le origini dell’artista svizzero Alberto Giacometti e, nel lavoro dal titolo “La Terra che connette”, storie di braccianti africani nelle campagne del cuneese. Tra le sue opere “L’isola deserta dei carbonai”, “Il popolo che manca” e “Su campi avversi” hanno conseguito diversi riconoscimenti nei festival del documentario italiano. “Un’altra vita” è il suo primo libro.

Sull’argomento dei migranti ha girato video e documentari all’interno del progetto “La Terra che connette”. Con Matteo Tortone, nel 2015, il documentario “Su campi avversi”, preceduto, nel 2013, da una serie web; nel 2016 un reportage video-fotografico per il sito web di Saluzzo Migrante; nel 2018 il cortometraggio “I confini della rabbia” per il sito web di Internazionale. Nel 2018, per Artifact prize di Modena, la videoinstallazione dal titolo “Innominabile attuale”.

vb

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