Un lettore ci ha scritto mandandoci la ricevuta rilasciatagli al casello di Torino, sull'autostrada A6, presa a Fossano.
Pagamento in contanti allo sportello automatico e ricevuta, uno scontrino di credito che dice: "La cassa non può erogare il resto". E poi l'invito a cercare un casellante, un operatore in carne e ossa, insomma, tra Altare e Torino.
Il lettore avanza 1,30 euro, per cui probabilmente nemmeno andrà più a recuperarlo. Però evidenzia l'ambiguità della situazione: "Quando non ci sono soldi per il resto ti danno un biglietto e ti dicono che l'unico modo per ritirare i soldi è andare in un casello (non automatico) dove c'è un casellante che fisicamente te li possa dare. Peccato che trovare un casellante non sia facile. Non solo, sono anche costretto a riprendere quella stessa autostrada per ritirare i miei soldi. E se fossi uno di passaggio, un turista? Tra l'altro al casello non si può scendere dall'auto e attraversare per andare dal casellante. Perché non chiudere il casello, quando ce ne sono altri, se la cassa non può erogare il resto. No, ti fanno pagare, non ti danno i soldi e ti dicono: ripassa. Sapendo già che in molti non lo faranno".