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Al Direttore | 18 novembre 2019, 12:21

La rabbia di un pendolare: "Da Torino a Savigliano con 10 minuti di ritardo; la coincidenza per Saluzzo parte puntalissima e la perdo per 4 minuti"

Riceviamo e pubblichiamo da un pendolare che utilizza il treno per raggiungere Torino e che spesso incappa in ritardi che lo costringono a lunghe attese

La rabbia di un pendolare: "Da Torino a Savigliano con 10 minuti di ritardo; la coincidenza per Saluzzo parte puntalissima e la perdo per 4 minuti"

Buongiorno direttore,

sono un pendolare che utilizza il treno per recarsi a lavoro da Saluzzo a Torino. Chi frequenta tale linea sa che il viaggio di ritorno riserva sempre sorprese.

I frequenti ritardi del treno da Torino rendono impegnativa la coincidenza col trenino di collegamento per Saluzzo, che spesso parte da Savigliano vuoto di pendolari provenienti da Cuneo e Torino.

Stanco di tale disservizio mi sono recato prima in stazione a compilare un reclamo ufficiale e poi dal capotreno a farmi spiegare la situazione. Quello che ho imparato è di una comicità drammatica.

Tutto parte da una mia convinzione. Quella che se un treno da Torino arriva in stazione alle 18.11, con 9 minuti di ritardo, il trenino delle 18.08, invece che partire semivuoto per Saluzzo, possa aspettare 3 minuti per far salire i pendolari in arrivo da Torino e Cuneo. Invece no, io pendolare che subisco già il treno in ritardo da Torino, perdo anche la coincidenza con quello per Saluzzo perché l'altro treno, che fa una e unica fermata, DEVE ASSOLUTAMENTE PARTIRE IN ORARIO, anche se vuoto.

La motivazione risiederebbe nel fatto che il capotreno, quando aprono il segnale verde, deve far partire il treno. E qua risiede il paradosso: il viaggiatore, grazie agli accordi dei rimborsi sui ritardi del treno, viene privato del servizio che è reso puntuale proprio perché se ne usufruisse potrebbe farne ricorso. Così il treno parte in orario, Trenitalia si rende efficiente, il pendolare sta ad aspettare un'ulteriore intera ora dopo una giornata di lavoro.. tutto normale? Sulla carta sì, ma mi domando: ci vuole proprio tanto che si conceda al trenino Saluzzo-Savigliano una flessibilità di anche solo 5 minuti in modo tale da poter raccogliere nella maggior parte delle volte anche tutti quei pendolari che arrivano coi treni con qualche minuto di ritardo?

Il capotreno mi suggerisce infine che, per far ritardare la partenza del trenino, dovrei fare avvisare io dal suo collega del ritardo (ammesso che io riesca a trovarlo in giro per i vagoni) in modo che la sala macchine non faccia scattare il segnale verde: cioè il consumatore fruitore del servizio dovrebbe farsi parte attiva nel far funzionare il servizio nonostante, nel mio caso, si spenda ad esempio 1000 euro l'anno di abbonamento?

Questo sistema costringerà in molti, non essendoci più il servizio bus, a ritornare all'utilizzo delle autovetture, alla faccia della svolta new green deal del Paese. E molti lo stanno già facendo. 

TESTO INTEGRALE DEL RECLAMO UFFICIALE FATTO A TRENITALIA: Arrivato a Savigliano da Torino con 10 minuti di ritardo, ho perso la coincidenza col treno per Saluzzo. Il treno per Saluzzo parte infatti in perfetto orario alle 18.08; quello da Torino arriva alle 18.12. Il mio reclamo non è relativo tanto al mio ritardo del treno da Torino (che purtroppo è quasi una prassi), quanto al fatto che il treno per Saluzzo, che fa una sola e unica fermata, non aspetti le coincidenze coi treni da Torino/Cuneo.

Questo servizio Saluzzo-Savigliano attivo da neanche un anno serve infatti a chi deve poi spostarsi in treno da Savigliano, così come viene gestito ora serve a poco.

Redazione

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