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Curiosità | 03 dicembre 2019, 09:15

Mondovì: i dipinti di Giovanni Grappiolo alla "Saletta d'Arte Bar Lurisia"

La mostra sarà visiionabile dal 6 dicembre al prossimo 12 gennaio

Foto generica

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Dal 6 dicembre al prossimo 12 gennaio Giovanni Grappiolo espone un gruppo di sue opere alla “Saletta d’Arte Bar Lurisia” in Mondovì ed è una nuova mostra in provincia per lui che, nato a Manta e vissuto a lungo tra Mondovì, la Langa, e la Liguria è poi approdato da anni a Cuneo.

Giovanni Grappiolo quindi, un comprovinciale a tutti gli effetti che ha compiuto gran parte della sua preparazione scolastica proprio a Mondovì dove al "Baruffi" è stato allievo dell'architetto don Carlo Rulfo.

Proprio dall'insegnante monregalese è stato avviato ad amare l'arte e la pittura on particolare e così, a partire dal 1975, ha preso a confrontarsi con artisti piemontesi, liguri, lombardi ed anche francesi in mostre collettive e concorsi estemporanei e tematici conseguendo (tra il 1990 ed il 2018) una ottantina di premi e ben 40 volte si è aggiudicato il primo premio in Piemonte, in Francia e soprattutto in Liguria.

Nel 2002 è stato vincitore del concorso per il drappo del palio fossanese del "Gioco dell'Oca". Ripetutamente è stato tra i vincitori del premio "Mattero Olivero" a Saluzzo e nel 1992 si è aggiudicato a Mondovì il 2° premio nel concorso "Pòrti di Magnin".

Sono state una ventina le mostre personali in Piemonte Liguria e in Francia mentre in mostre collettive si è messo in evidenza a Puget Ville (FR), Finale Ligure, Dolceacqua, Saluzzo, Torino e Firenze. Per i brillanti risultati conseguiti nella sua carriera quest'anno ha allestito, su invito, nel prestigioso spazio della chiesa di San Giovanni in Borgovecchio a Fossano una grande antologica retrospettiva.

Di lui hanno scritto, tra gli altri: Alberto Guzzinati, Simone Hardt Ida Isoardi, Claudio Mana, Carlo Morra, Enrico Perotto. La sua pittura,da sempre, ha superato gli schemi classici nella rappresentazione del paesaggio, seguendo gli insegnamenti del suo mentore (l'arch. don Carlo Rulfo), dove l'immagine dello scorcio che colpisce la sua visione e suscita la sua emozione è solo un pretesto per dare spazio ad un fantasioso gioco cromatico che caratterizza la gran parte dei suoi lavori e che portano ad una straordinaria commistione tra rappresentazione figurale ed astrattismo cromatico.

La mostra è aperta tutti i giorni fino al prossimo 12 gennaio nell'orario di apertura della gelateria/bar. Chiusa il mercoledì.

comunicato stampa

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