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Agricoltura | 04 dicembre 2019, 17:23

Continua la promozione della denominazione e del territorio da parte del Moscato d'Asti Docg

Il Consorzio continua a promuovere la Denominazione e il territorio ospitando un gruppo di giornalisti e wine blogger internazionali

Continua la promozione della denominazione e del territorio da parte del Moscato d'Asti Docg

Si conclude in questi giorni l’Anteprima 2019 (dal 3 al 7 dicembre) con la visita di 23 professionisti del vino tra giornalisti, blogger, operatori della ristorazione ed un Master of Wine. I partecipanti provengono da 9 paesi: Danimarca, Polonia, Germania, UK, Giappone, Australia, Messico, Usa e Canada, mercati fondamentali per la Denominazione.

L’incoming organizzato dal Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti Docg in collaborazione con la IEM di Giancarlo Voglino e Marina Nedic, è voluto per approfondire la conoscenza della Denominazione più glamour d’Italia e del suo territorio. Per completare il percorso degli aromatici, coinvolto anche il Consorzio tutela Brachetto d’Acqui Docg, celebre per i suoi vini prodotti nelle colline attorno ad Acqui Terme.

Gli ospiti saranno coinvolti in un’esperienza che unirà i profumi e gli aromi unici dei nostri vini e la loro identità Rural&Glam al racconto delle caratteristiche culturali, umane e paesaggistiche del nostro terroir, celebre in tutto il mondo per la produzione dei vini simbolo dell’italian lifestyle.

Un’attenzione da parte del Consorzio verso l’estero giustificata dai dati della Denominazione che ne indicano una chiara propensione all’export. Oltre l’85% delle 87 milioni di bottiglie di Asti e Moscato d’Asti Docg prodotte sono infatti collocate sui mercati internazionali.

L’Asti docg Dolce è infatti esportato, prevalentemente sul mercato europeo, con in testa Russia (21%), Germania (13%) e Stati Uniti (10%). Le 34 milioni di bottiglie di Moscato d’Asti sono invece richieste soprattutto negli USA, che da soli assorbono il 66% del prodotto, seguiti da Italia (11%) e Corea del Sud (5%). L’Asti docg Secco, ad oggi prodotto in circa 2 milioni di bottiglie, oltre che in Italia (58%) è consumato anche in Giappone (16%) e Corea del Sud (5%).

Dopo una visita alla splendida mostra ‘Monet e gli impressionisti’, in corso di svolgimento a Palazzo Mazzetti, sarà la volta delle specialità preparate dallo chef stellato Walter Ferretto. Mercoledì la giornata comincerà con la masterclassAsti Docg e Moscato d’Asti Docg experience’ guidata da Guido Bezzo, responsabile tecnico del laboratorio consortile, Daniele Eberle, agronomo del Consorzio e Mauro Carosso, Delegato AIS di Torino. A loro il compito di presentare il Millesimo 2019 con le sue tipologie, offrendo anche spunti relativi al territorio di produzione e ai processi di vinificazione.

Nel pomeriggio un walk-around tasting che farà incontrare ospiti e aziende produttrici, testimoni del secolare rapporto tra Moscato e viticoltori, che si ritrova in ogni bottiglia tutelata dal Consorzio, per un’identità Rural&Glam.

Il giorno seguente il gruppo visiterà le celebri cattedrali sotterranee di Canelli, riconosciute nel 2014 Patrimonio Unesco. Gallerie scavate nella roccia dove affinano le nostre bollicine Aromatiche, pronte a brindare con i wine lover di tutto il mondo. Se l’Asti Dolce ed il Moscato d’Asti sono ideali per accompagnare i momenti di divertimento l’Asti Secco è capace di incontrare i nuovi gusti dei consumatori. Un’offerta sempre più ricca, che permette all’intenso bouquet della nostra uva Moscato di sposarsi con tradizioni culinarie tra loro diverse, che dal Piemonte giungono fino agli Stati Uniti e all’Asia.

Giovedì l’attenzione si sposta su Acqui Terme e sul suo vino simbolo, il Brachetto d’Acqui Docg. Dopo il trasferimento nella caratteristica cittadina del sud Piemonte il gruppo prenderà parte alla ‘Brachetto Docg experience. Qui scopriranno il meraviglioso mondo del Brachetto, dei suoi vini e del suo territorio, simboleggiato dalla ‘Bollente’, una sorgente di acqua calda termale nel centro della città. Nel pomeriggio una degustazione in anteprima della grande vendemmia 2019 chiuderà il programma di questo incoming incentrato sui vini e sul terroir di due Denominazioni testimonial del Piemonte nel mondo.

C.s.

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