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Attualità | 05 dicembre 2019, 11:00

A Fossano il festival Mirabilia spezza l’opinione pubblica e il Consiglio Comunale

Per l’opposizione di centro sinistra la Giunta non ha fermato il trasferimento a Cuneo

Foto Andrea Macchia - Uno spettacolo di Mirabilia nel cortile del Castello degli Acaja

Foto Andrea Macchia - Uno spettacolo di Mirabilia nel cortile del Castello degli Acaja

L’annuncio del non rinnovo della convenzione con l’associazione Ideagorà per lo Spazio0 prima e l’annuncio del direttore artistico di trasformare la manifestazione in una biennale con sede a Cuneo hanno diviso l’opinione pubblica tra chi rimpiange la manifestazione, capace di trasformare per 5 giorni la città degli Acaja nella capitale europea del circo contemporaneo e chi, al contrario, considerava l’evento ormai superato.

Il tema è stato discusso in Consiglio Comunale lo scorso 25 novembre e, come anticipato, fa parte degli argomenti oggetto di approfondimento.

Il trasferimento di Mirabilia è stato sollevato dal gruppo consiliare di centro sinistra con un’interrogazione a risposta aperta: “Premesso che si è appreso dai giornali del passaggio della manifestazione Mirabilia da Fossano a Cuneo/Busca; che tale iniziativa, nata nel 2006, era rimasta tra le poche in città ad intercettare un vasto interesse di tipo turistico, che si traduceva in vantaggio non solo economico per le attività di diverse categorie commerciali fossanesi; che nonostante qualche difficoltà di tipo organizzativo e logistico nella edizione 2018, Mirabilia era in piena ripresa come evento di promozione della nostra città” si legge nel testo dell’interrogazione che prosegue chiedendo alla Giunta: “in base a quali motivazioni, e dopo quale tipo di confronto col territorio, si sia ritenuto di lasciare che la manifestazione prendesse indirizzo in altre città”.

A rispondere è stato il Sindaco Dario Tallone stesso che ha rimandato la risposta al passato: “In realtà le risposte partono da molto prima rispetto all’inizio del mio mandato. Ricordiamo tutti l’edizione 2018 che ebbe una risposta di gran lunga al di sotto delle aspettative degli organizzatori e dell’Amministrazione – ha detto il Sindaco Tallone ricordando come in seguito all’edizione 2018 l’allora amministrazione negò il saldo del contributo comunale all’Associazione culturale Ideagorà per le modifiche a programma e la mancata esecuzione dello spettacolo di punta dell’evento, alla scelta di chiudere via Roma limitando l’accesso alla via centrale solo a quanti muniti di biglietto e alle lamentele di quanti vantavano, nei confronti dell’associazione dei crediti per le edizioni precedenti –. Malgrado i risultati deludenti, i ritardi nei pagamenti e le lamentele delle attività commerciali la scorsa amministrazione decise di proseguire con l’organizzazione di questa manifestazione senza però mai nascondere la propria insoddisfazione per la gestione dell’evento, lo scarso coinvolgimento attivo della cittadinanza e un livello degli artisti impegnati nella manifestazione più basso rispetto alle aspettative”

Secondo Tallone la causa della disaffezione della manifestazione nei confronti della Città degli Acaja sono da ricercare nei legami personali che portarono già un paio d’anni fa l’organizzazione a sdoppiare l’evento organizzando una serie di spettacoli a Busca fino ad arrivare alla situazione attuale con il baricentro spostato nella zona di Cuneo.

L’elemento comune tra l’attuale trasferimento e lo sdoppiamento di 2 anni fa è da ricercare nello spazio di residenza, luogo di creazione fondamentale sia per l’accesso ai finanziamenti, sia per la creazione di anteprime e prime assolute che in questi anni hanno reso grande a livello internazionale il Festival. Due anni fa, infatti, era venuto a mancare uno spazio per il percorso avviato già all’inizio del Festival con l’utilizzo dell’ala dell’avicunicolo e proseguito poi con Spazio0. Il ritorno del 2019 era stato determinato proprio dalla rinnovata concessione di utilizzo di uno spazio dove realizzare uno spazio per la creatività cittadina e degli artisti in residenza come accade nei centri di residenza in Italia e all’Estero.

“Venendo a oggi – ha continuato il Sindaco – questa amministrazione si è quindi trovata a dover ricucire dei rapporti sia personali che commerciali tutt’altro che semplici trovandosi di fronte ai fatti quasi compiuti con una manifestazione di questa portata che non si organizza in poche settimane quindi si può supporre che le trattative con altri comuni fossero già iniziate tempo prima. Il 10 settembre ho comunicato all’Associazione Ideagorà che i locali loro richiesti per il residenziale non potevano essere dati in concessione per l’uso richiesto perché destinato da un accordo di finanziamento con la Regione Piemonte a mercato agricolo, fondamentale per il nostro territorio”.

Cosa accadrà ora non è ancora dato saperlo: spazio 0 e l’adiacente spazio un tempo occupato da Localmente sono di fatto al momento vuoti e utilizzati sporadicamente per manifestazioni legate, appunto, all’agricoltura, ma l’amministrazione annuncia che ci sarà una valorizzazione dell’area.

La risposta del Sindaco ha riaperto il dibattito tra risposte tecniche, date elencando fatti, date e normative, e risposte politiche capaci di dipanare la matassa delle motivazioni: “Non c’è risposta alla domanda posta ovvero quali sia stato il coinvolgimento della cittadinanza prima di prendere una decisione di questa portata, né se siano state valutate strade alternative. Forse questa Giunta non sa che Mirabilia è stata addirittura oggetto di una tesi di laurea per la sua portata internazionale e la ricaduta economica e sociale di proporzioni enormi per un paese come il nostro. Al netto della débâcle del 2018 la manifestazione era in ripresa e spettava all’amministrazione tenerla” ha detto la consigliera comunale Rosita Serra dichiarandosi decisamente insoddisfatta dalla risposta ottenuta.

Intanto Mirabilia si avvia a diventare la prima biennale del circo contemporaneo in Italia, BI CAP, e l’idea piace anche ai maggiori artisti italiani del settore.

Agata Pagani

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