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Attualità | 06 dicembre 2019, 16:35

Nuovi sindaci, antiche questioni: il Tavolo Autonomie di Langhe e Roero riparte dalla viabilità per l’ospedale

L’associazione che raccoglie Comuni e aziende del territorio è tornata a riunirsi dopo il rinnovo amministrativo del maggio scorso. La prossima apertura di Verduno rende urgente la ricerca di soluzioni all’eterno tema della carenza di idonee infrastrutture stradali

I partecipanti all'incontro tenutosi presso la sede dell'Associazione Commercianti Albesi

I partecipanti all'incontro tenutosi presso la sede dell'Associazione Commercianti Albesi

L'Associazione “Langhe Roero, Tavolo delle Autonomie per il Territorio” ha ripreso la propria attività con la riunione del Comitato di Presidenza svoltasi mercoledì 4 dicembre scorso presso l'Associazione Commercianti Albesi, che ha il ruolo di soggetto coordinatore.

Invariato nelle sue componenti istituzionali, il Comitato ha salutato la presenza dei nuovi sindaci Carlo Bo e Gianni Fogliato, in rappresentanza dei comuni capofila di Alba e Bra, e del presidente dell'Associazione Sindaci del Roero, il primo cittadino di Monticello Silvio Artusio Comba. Presenti altresì il presidente dell'Unione Colline di Langa e Barolo nonché sindaco di Novello Roberto Passone (con delega anche da parte del presidente dell'Unione Montana Alta Langa e sindaco di Cortemilia Roberto Bodrito), l'avv. Massimo Rosso per il Comune di Cherasco del cui Consiglio comunale è presidente, gli avvocati Roberto Ponzio e Giancarlo Bongioanni.

Una sintetica panoramica delle problematiche del territorio ha inaugurato la nuova stagione di lavori, che si aprirà ufficialmente in gennaio, quando verrà fissata la prima Assemblea Generale dell'Associazione.

Le questioni più urgenti risultano essere quelle legate all'apertura dell'ospedale di Verduno, che come ormai noto inizierà a funzionare in estate, prima che l'area sia dotata di una opportuna rete viaria di accesso. Nell'attesa di una soluzione per il completamento dell'autostrada – di là da venire nonostante anni di battaglie – viene valutato l'adeguamento della strada provinciale 7 di Pollenzo, cosa peraltro non facile né veloce. Il Tavolo si impegna a far valere il peso di un territorio che ha bisogno di infrastrutture idonee in linea generale e pone il tema della sicurezza, della salute e dell'incolumità per coloro che frequentano tutte le strade del territorio e in particolare per quanti – pazienti e lavoratori – dovranno frequentare la nuova struttura ospedaliera.

Innumerevoli le questioni aperte che verranno affrontate nelle prossime settimane, in primis l'assoluta e offensiva insufficienza di risorse statali destinate alla provincia di Cuneo, che pur essendo stata “cancellata” da una discutibile riforma, continua ad avere pressoché le medesime competenze, ad esempio su rete viaria e edilizia scolastica superiore, ma senza finanziamenti adeguati. Da rivedere anche i criteri di assegnazione dei medesimi, che penalizzano gli enti con grandi estensioni e minor densità demografica e paralizzano di fatto la spesa e gli interventi per la normale manutenzione negli ambiti suddetti.
    
Dal primo incontro del Tavolo è emersa una forte unità d'intenti diretta a lavorare all'unisono per il territorio, indipendentemente dalle appartenenze, come dallo spirito statutario dell'Associazione.

In particolare, massimo impegno per ottenere il completamento dell'Asti-Cuneo nei suoi nove – assurdi - chilometri mancanti, spingendo per la soluzione più rapida tra la “Delrio” e la “Toninelli”, pur di dare finalmente una risposta al territorio dopo anni di inconcludenti annunci.

C. S.

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