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Attualità | 11 dicembre 2019, 18:37

L’Unione montana Valle Varaita chiede ai Comuni il conferimento delle funzioni sociali, Brossasco non ci sta

Nell’ultimo Consiglio comunale, maggioranza e opposizione unanimi nel rigettare la proposta dell’Ente montano: “L’incertezza metterebbe il Comune nella condizione di firmare sostanzialmente una cambiale in bianco all’Unione” ha detto il sindaco Amorisco. L’opposizione: “Assurdo cambiare un servizio funzionante per uno incerto e soprattutto non chiaro”

Il Consiglio comunale di Brossasco

Il Consiglio comunale di Brossasco

Le funzioni sociali rimarranno in capo al Comune di Brossasco.

Il Consiglio comunale, all’unanimità dei voti, ha infatti respinto la proposta dell’Unione montana della Valle Varaita. L’Ente montano aveva infatti chiesto ai Comuni che ne fanno parte di conferire le funzioni sociali.

­­­Nel Consiglio di Brossasco, il consigliere di maggioranza Loredana Giusiano ha illustrato che il Comune ha in essere i rapporti con il Consorzio Monviso Solidale (pagando una quota di 29,20 euro pro-cittadino, all’incirca 30mila euro in totale), evidenziando i risultati ottenuti grazie alla collaborazione ed alla sinergia tra i 2 enti.

Tutte le attività del Consorzio – ha detto la Giusiano – sono improntate a una stretta collaborazione con il Comune, che è l’unico Ente che raccoglie le istanze e le necessità socioassistenziali. Questa collaborazione consente al Comune di farsi parte attiva nel sostenere le politiche sociali e nel contribuire alle situazioni di disagio”.

Nella proposta di delibera – ha invece detto il sindaco Paolo Amoriscol’Unione non indica né i servizi che verranno proposti, né i costi, né le modalità di adesione dei Comuni a eventuali progetti che esulano dalla proposta.

Il tutto si riduce a un banale e fumoso concetto di ottimizzazione che, quando si parla di Unione montana Valle Varaita, spesso cela la necessità di fare cassa con improduttivo aggravio di spesa a carico dei bilanci comunali e quindi dei cittadini.

Chiunque abbia necessità socioassistenziali – ha proseguito il sindaco – ha, ad oggi, come primo interlocutore il Comune. Con l’adozione di questa proposta non è chiaro cosa potrà verificarsi, il rischio è che il cittadino debba rivolgersi all’Unione per qualunque richiesta e non più per il tramite del Comune.

L’incertezza dal punto di vista tecnico, sostanzialmente, metterebbe il Comune nella condizione di firmare sostanzialmente una cambiale in bianco all’Unione montana Valle Varaita”.

La proposta di Amorisco è stata accolta anche dall’opposizione: “Come minoranza – ci ha dichiarato il capogruppo Nadia Martinosiamo d’accordo con la maggioranza riguardo al mantenimento delle funzioni sociali in capo al Comune.

Analizzando la proposta dell’Unione montana Valle Varaita, siamo giunti alle stesse conclusioni del sindaco: non ci sono informazioni sufficienti per approvare la proposta e sarebbe assurdo cambiare un servizio funzionante per uno incerto e soprattutto non chiaro.

Quindi, almeno per questo punto all’ordine del giorno, ci troviamo in accordo con i colleghi della maggioranza”.

Parlando di ceti sociali più deboli – commenta ancora a margine Amorisco – è necessario che il Comune superi le divisioni tra maggioranza e minoranza e deliberi con l’unico e esclusivo obbiettivo della tutela dei cittadini meno fortunati.

Conferire la delega dei Servizi Sociali all’Unione montana Valle Varaita, che tra i vari meriti recenti ‘vanta’ quelli di aver finanziato un inutile gioco in scatola del valore di quasi 100mila euro, aver speso svariate migliaia di euro in rassegne teatrali e letture guidate, è un rischio troppo grande e sono contento che l’intero Consiglio comunale all’unanimità ha condiviso la mia relazione”.

Nicolò Bertola

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