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Economia | 13 dicembre 2019, 15:12

Trasferimenti a Roma per addette Olicar Gestione di Bra: la Fiom Cgil vuole vederci chiaro

Stipendi arretrati e trattamenti di fine rapporto ancora da saldare, ma anche il futuro della controllata braidese al centro del confronto tra il sindacato e il gruppo Manital-Idea convocato per martedì al Mise

La storica sede di Olicar Spa, in via Don Orione. Dal 2017 il ramo d'azienda denominato Olicar Gestione Srl opera sotto il controllo del gruppo Manital di Ivrea

La storica sede di Olicar Spa, in via Don Orione. Dal 2017 il ramo d'azienda denominato Olicar Gestione Srl opera sotto il controllo del gruppo Manital di Ivrea

Una lettera di "trasferimento temporaneo" presso la sede romana del gruppo. E’ quanto in questi giorni si sarebbero viste recapitare alcune dipendenti della Olicar Gestione di Bra, azienda impegnata nel settore energia – dalla gestione riscaldamenti alla manutenzione caldaie per privati ed enti pubblici –, che nella sua sede di via Don Orione opera con una trentina di addetti.

A riferirlo al nostro giornale la Fiom Cgil di Cuneo, che da tempo si interessa alle sorti dei dipendenti ancora impiegati nella realtà nata come affittuaria della storica Olicar Spa – società quest’ultima da alcuni anni in concordato preventivo – e dal 2017 operante sotto il controllo del gruppo Manital-Idea di Ivrea.

I rappresentanti dei lavoratori avrebbero già preso carta e penna per chiedere conto di un’iniziativa rispetto alla quale, essendo gli specifici provvedimenti indirizzati ad addette con famiglia a carico, si vuole escludere possano nascondersi ipotesi di licenziamenti mascherati.

Da tempo lo stesso sindacato aveva inoltre avanzato nei confronti della realtà eporediese la richiesta di un incontro al Ministero dello Sviluppo Economico per fare il punto sulla situazione alla luce dei mutati assetti societari all’interno del gruppo e per chiedere precisi impegni circa il pagamento degli stipendi arretrati e delle altre spettanze ancora dovute ai lavoratori impegnati nella sede di Bra e sullo sblocco dei trattamenti di fine rapporto dovuti alle maestranze che, negli ultimi anni, l’hanno invece lasciata per ricollocarsi altrove, e che ad oggi non hanno ancora ricevuto quanto di loro spettanza.   

Una richiesta di confronto rispetto alla quale è ora arrivato l’atteso riscontro da parte dell’azienda, che ha convocato le parti per un tavolo che si riunirà nel pomeriggio di martedì prossimo, 17 dicembre.  

"Al netto del fatto che è urgente che l’azienda provveda ai dovuti riconoscimenti per quanto riguarda arretrati e Tfr residui – commenta in proposito Domenico Calabrese, della Fiom Cgil di Cuneo –, sulla sede di Bra riteniamo necessario un piano industriale che prevede un rilancio dell’attività nella nostra provincia e la conferma della forza lavoro ancora in capo all’azienda".

Ezio Massucco

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