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Attualità | 17 gennaio 2020, 17:50

Giovedì si ferma la macchina fiscale in Piemonte: in piazza i lavoratori delle Agenzie Entrate, Dogane e Monopoli

I pensionamenti, nel solo Piemonte, porteranno a una diminuzione del personale di circa 700 unità entro il 2020, a fronte dell’assunzione in servizio di 60 nuovi funzionari

Foto generica da pixabay

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Da due anni stop al salario di produttività, mancate assunzioni a fronte di pensionamenti e taglio del fondo dei lavoratori. Sono queste alcune delle motivazioni che porteranno giovedì i dipendenti delle Agenzie Fiscali a scendere in piazza.

Il 23 gennaio FP CGIL, CISL FP, UIL PA, CONFSAL/UNSA- FLP hanno indetto - in contemporanea per tutti gli uffici delle Agenzie delle Entrate, delle Dogane e dei Monopoli - assemblee di due ore che paralizzeranno la macchina fiscale anche in Piemonte. Previsto anche un presidio dei dipendenti, dalle 10 alle 12, presso la Direzione Regionale delle Entrate in corso Vinzaglio 8.

"Sono ormai due anni - spiegano i sindacati - che le lavoratrici e i lavoratori non percepiscono il salario di produttività, nonostante siano stati raggiunti tutti gli obiettivi". "Il tutto - continuano le organizzazioni sindacali - nonostante le gravissime carenze organizzative che, ormai, non permettono nemmeno più di coprire i servizi essenziali".

I pensionamenti, nel solo Piemonte, porteranno a una diminuzione del personale di circa 700 unità entro il 2020, a fronte dell’assunzione in servizio di 60 nuovi funzionari.

"A tutto questo - proseguono FP CGIL, CISL FP, UIL PA, CONFSAL/UNSA- FLP - si aggiunge il taglio continuo dei fondi per i lavoratori, un’organizzazione obsoleta e la paralisi dovuta all’assenza di un interlocutore, in quanto la politica non è stata capace di nominare né i direttori dell’Agenzia – nomine di competenza governativa – né i comitati di gestione, la cui nomina spetta invece al solo Ministro dell’Economia e delle Finanze".

Stiamo difendendo i nostri salari – concludono le forze sociali – e, soprattutto, il nostro diritto/dovere di lavorare per lo Stato e i suoi cittadini in maniera concreta ed efficace, con un’organizzazione moderna e funzionale”.

cinzia gatti

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