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Economia | 17 gennaio 2020, 07:12

C’è bisogno del registratore di cassa per fare lo scontrino elettronico?

Da qualche giorno, le ricevute e gli scontrini fiscali come li abbiamo sempre conosciuti hanno ceduto il passo agli scontrini elettronici

C’è bisogno del registratore di cassa per fare lo scontrino elettronico?

Da qualche giorno, le ricevute e gli scontrini fiscali come li abbiamo sempre conosciuti hanno ceduto il passo agli scontrini elettronici, che sono divenuti obbligatori per tutti dal primo giorno di Gennaio (mentre già dallo scorso mese di luglio lo erano per gli esercenti e i commercianti con più di 400mila euro di volume d’affari). Per redigere lo scontrino c’è bisogno di un registratore di cassa: tuttavia la maggior parte di quelli vecchi non può essere utilizzata a questo scopo, e solo pochi modelli di ultima generazione sono predisposti a questo.

Chi è coinvolto

Lo scontrino elettronico è un obbligo per chiunque sia tenuto dalla legge a documentare a livello fiscale le prestazioni di servizio effettuate e le cessioni di beni avvenute: più o meno un milione e mezzo di soggetti, tra i quali i carrozzieri, gli idraulici, gli artigiani, i negozi di vendita al dettaglio e i bar. Il problema è che acquistare un registratore di cassa nuovo comporta una spesa non indifferente, e non è meno dispendioso l’adeguamento tecnologico di un registratore già esistente. Lo Stato concede un contributo a tal proposito, tramite un bonus sotto forma di credito di imposta pari al 50 per cento della spesa sostenuta, ma per non più di 50 euro per le operazioni di adattamento e non più di 250 euro per gli acquisti.

La procedura web dell’Agenzia delle Entrate

Per redigere gli scontrini elettronici, tuttavia, il ricorso a un registratore di cassa non rappresenta la sola opzione a cui si possa fare riferimento: una valida alternativa, infatti, è costituita dalla procedura web che l’Agenzia delle Entrate rende disponibile per l’emissione di questi documenti. Il grande vantaggio che contraddistingue questa procedura è la sua gratuità: per accedere è sufficiente disporre di una connessione a Internet e utilizzare le credenziali di accesso collegate alla Carta nazionale dei servizi o allo Spid, il Sistema pubblico di identità digitale.

Come funziona la procedura

In alternativa si può usufruire anche del sistema Fisconline o del sistema Entratel, con cui la maggior parte delle partite Iva ha già avuto modo di familiarizzare. Dopo aver effettuato l’accesso al portale dell’Agenzia delle Entrate, è sufficiente entrare nell’area dedicata alle fatture e ai corrispettivi, in modo da essere diretti in una pagina che permette di compilare lo scontrino elettronico.

La compilazione dello scontrino elettronico

Per procedere alla compilazione dello scontrino è necessario specificare i vari dati relativi alla transazione eseguita: la cifra che è stata pagata dal cliente, l’aliquota Iva che si applica, il prezzo, la quantità e il tipo di prodotto. Nel caso in cui siano previsti degli sconti è possibile inserirli, così come possono essere specificati i corrispettivi non riscossi. La creazione di una rubrica di servizi e di prodotti permette di tenere memoria delle descrizioni: uno strumento utile per rendere più rapide le operazioni ricorrenti, relative ai prodotti più venduti o alle prestazioni più comuni.

Mobile Commerce di Cassa in Cloud di Team System

Chi preferisce utilizzare il registratore di cassa può trovare in Team System un supporto prezioso grazie a Cassa in Cloud. Questa soluzione, per altro, può essere integrata con il servizio di Mobile Commerce, che consente di gestire il registratore di cassa da smartphone o tablet. In pratica, viene realizzata un’app per Android o per iOS dell’attività commerciale, così che tutti i canali di vendita possano essere tenuti sotto controllo. La sincronizzazione con il programma garantisce, tra l’altro, la gestione dei pagamenti, la possibilità di inviare messaggi personalizzati e la completa autonomia della gestione delle promozioni.

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