"Un gesto di grande generosità, che fa onore alla memoria di una persona che ha dedicato la propria esistenza al bene della nostra comunità". Con queste parole nel tardo pomeriggio di oggi, venerdì 24 gennaio, in occasione delle celebrazioni per il patrono del Corpo, San Sebastiano, l’assessore albese alla Polizia Municipale Marco Marcarino e il comandante Antonio Di Ciancia hanno presentato ai colleghi e alla popolazione il veicolo che i familiari di Gianfranco Boella hanno voluto donare alla città in ricordo del compianto agente, stroncato da un improvviso malore la notte del 30 giugno 2017, nei locali del Comando, al termine del turno di servizio.
Da tutti conosciuto come "il cinesino" e da tutti stimato per la sua cortesia e disponibilità, Boella se ne andò ad appena 61 anni, suscitando in città un’unanime sentimento di cordoglio per la sua ancor giovane età e per l’affetto che nella capitale delle Langhe – lui era originario di Coazzolo, a un passo da Neive, in provincia di Asti – si era guadagnato grazie a non comuni doti umane e professionali, ma anche per lo sfortunato tempismo della sua scomparsa, avvenuta a pochi mesi dal raggiungimento dell’agognato traguardo della pensione.
Il meritato riposo lo avrebbe atteso da lì a pochi giorni, il 1° settembre di quello stesso anno, dopo una carriera che lo aveva visto in servizio nella capitale delle Langhe per quasi 40 anni, dal 1° dicembre 1978, prima come viabilista e poi con funzioni di polizia annonaria e commerciale.
Anche da qui bel gesto compiuto dai suoi eredi nel luglio scorso, con la scelta di fare dono a quella che in qualche modo era stata per lui una seconda famiglia l’auto personale del loro congiunto, una Volkswagen Golf, che ora è stata dotata di sirene, bande rifrangenti e altri accessori, oltre che del numero di matricola di Boella – il 9 – col quale l’auto è a tutti gli effetti entrata a far parte del parco mezzi (sette automobili – una Jeep Renegade, due Toyota Auris, di cui una ibrida elettrica, una Toyota Yaris, una Fiat Punto, una Fiat Panda 4x4 e una Citroen C3 –, due motociclette e quattro biciclette) in dotazione alla Polizia locale albese.
IN PIAZZA FORZE DELL’ORDINE E AUTORITA’
La cerimonia tenuta poco fa in piazza Duomo è stata partecipata da tutti i ventidue effettivi della Municipale albese, insieme agli agenti provenienti dai diversi Comuni che ad Alba sono convenzionati con questo servizio. Ovviamente nutrita anche la rappresentanze delle altre forze dell’ordine, dagli Vigili del Fuoco all’Arma dei Carabinieri alla Guardia di Finanza, come anche degli amministratori, tra i quali – col primo cittadino e l'assessore alla Sicurezza – il vicesindaco Emanuele Bolla, gli assessori Carlotta Boffa ed Elisa Boschiazzo, numerosi consiglieri comunali con alla testa il presidente dell'assemblea Domenico Boeri, gli ex sindaci Beppe Rossetto e Maurizio Marello.
“L’intero comando di Alba è intervenuto con viva partecipazione alla celebrazione del patrono San Sebastiano, martire che - come ha ricordato il Vescovo S.E. Mons. Brunetti durante la Messa - ha speso la vita intera ad aiutare i sofferenti.
Per l’Amministrazione – afferma il sindaco di Alba, Carlo Bo – è stata una bella occasione per ringraziare i vigili del loro impegno a servizio della città. Mi ha fatto piacere abbiano voluto unirsi ai festeggiamenti anche molto agenti dei comuni confinanti, così come le altre forze dell’ordine”.
“Gianfranco era conosciuto e stimato da tutti ad Alba perché svolgeva il lavoro sempre col sorriso; aveva la grande capacità di coniugare l’impegno nel lavoro con la disponibilità nei confronti dei cittadini. Ringrazio la famiglia – conclude il primo cittadino albese – per la scelta di donare la sua auto alla città: sono certo che Gianfranco ne sarebbe lieto, così come per i i colleghi è un modo per averlo sempre al loro fianco”.
IL RICORDO DEGLI AGENTI SCOMPARSI
A seguire una funzione celebrata in duomo dal vescovo di Alba, monsignor Marco Brunetti, in ricordo dello stesso Boella e di tutti gli agenti scomparsi negli ultimi anni: Pietro Bossati, Carlo Giordano, Giovanni Ghiglia, Mario Marenchino, Pietro Molino, Giacomo Pietro Grasso, Natale Attilio Giacosa, Vincenzo Croce, Cesare Bianco, Alberto Meistro, Edoardo Povero, Mario Chiappa, Giovanni Teresio Vacca, Francesco Marcarino, Giovanni Dotta, Umberto Ricco, Bruno Zanelli, Mario Cillario, Emilio Cravanzola e Pasquale Piccirillo.