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Attualità | 28 gennaio 2020, 07:56

Bra, la partecipazione alla fiaccolata di Mondovì ha concluso il Giorno della Memoria

Il sindaco Gianni Fogliato: “Fare memoria significa interpretarla nei comportamenti, nelle scelte quotidiane, nella forza di urlare i nostri valori, ma sempre rifuggendo dall’odio”

Bra, la partecipazione alla fiaccolata di Mondovì ha concluso il Giorno della Memoria

Il 27 gennaio 1945 le truppe dell’Armata rossa abbatterono i cancelli di Auschwitz, rivelando l’orrore dello sterminio nazista. Quella data viene celebrata con il Giorno della Memoria, istituito in Italia con la legge 211 del 20 luglio 2000, per “ Ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”.

Per non dimenticare, conservare la memoria e non nascondersi dietro il velo dell’indifferenza e dell’ignoranza, una pletora di fiaccole si sono accese a Bra nella serata di domenica 26 gennaio, lungo un percorso segnato dalla commozione e dalle parole del sindaco Gianni Fogliato, postate su Facebook. “ Ho partecipato, con vero piacere, alla fiaccolata in occasione della Giornata della Memoria.

Vi confesso che mi sono sentito davvero molto orgoglioso della partecipazione, non affatto scontata, alle 18 di una domenica sera, di così tanti cittadini braidesi. Portare la fiaccola significa, quando cala la sera, essere punto di riferimento, dobbiamo tutti essere un punto di riferimento con la nostra vita quotidiana, con i nostri comportamenti e con le nostre scelte, dobbiamo essere un baluardo contro ogni forma di razzismo, ed io per primo per il rispetto che porto a questo tricolore che indosso”.

Lunedì 27 gennaio è stata fatta tappa a Mondovì, dove, in seguito al grave episodio antisemita nei confronti dell’ex deportata Lidia Rolfi, si è fatta sentire anche la solidarietà della Città di Bra, riflessa dalla presenza dell’Amministrazione comunale e di tanti cittadini braidesi che non hanno voluto mancare all’appuntamento.

Così Gianni Fogliato: “ Mi piace concludere questa riflessione con un pensiero, a quanto mi diceva una persona cara, in merito alla memoria e in particolare alla differenza tra ‘mandare a memoria’ e ‘fare memoria’, è facile limitarsi a ricordare ma ‘fare memoria’ significa interpretarla questa memoria, nei comportamenti, nelle scelte quotidiane, nella forza di urlare i nostri valori ma sempre rifuggendo dall’odio, questo è quello che mi hanno insegnato i miei genitori, questo è ciò che si apprende ascoltando Liliana Segre”.

Silvia Gullino

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