Politica - 13 febbraio 2020, 08:00

A tu per tu con Flavio Gastaldi. Sette mesi di mandato tra comunità, ambiente e turismo

Un bilancio dopo quasi otto mesi dalle elezioni del 26 maggio scorso tra Roma e Genola

A tu per tu con Flavio Gastaldi. Sette mesi di mandato tra comunità, ambiente e turismo

 

 

In questi mesi la comunità di Genola è stata funestata da tristi fatti di cronaca, inevitabilmente balzati nelle prime pagine di tutti i giornali. Meno risonanti, invece, sono le storie di quotidiani successi e fatiche.

Ne abbiamo parlato in una lunga intervista telefonica con il sindaco Flavio Gastaldi, storico cittadino attivo genolese che ora è sia sindaco della cittadina che ci ha raccontato obiettivi, speranze e piccoli e grandi risultati di questi primi mesi di mandato.

“Innanzitutto partirei da cosa abbiamo trovato. Siamo partiti in continuità con l’amministrazione di Stefano Biondi cambiando solo alcuni assetti per ragioni di tempo. Io sto molto a Roma e abbiamo quindi istituito il lunedì come giorno di confronto. Non ho solo due assessori, ne ho dieci – spiega Gastaldi -. Ogni consigliere, infatti, è invitato a tutte le sedute della Giunta e nel corso del lunedì incontro tutti gli assessori e i consiglieri.

Una gestione della “cosa pubblica” condivisa che è partita dall’organizzazione e dalla valorizzazione delle risorse umane, delega che Gastaldi ha mantenuto per sé proprio con l’obiettivo di creare una squadra di persone capaci e desiderose di lavorare in sinergia: è già stata assunta una persona in ufficio tecnico ed è in fase di conclusione l’inserimento di un nuovo cantoniere. Il prossimo passo, poi, sarà la ricerca, già in corso, di un segretario comunale: “Il segretario di Genola è titolare a Borgo San Dalmazzo ed è a scavalco a Genola, ma ci serve una persona almeno al 30-40%. In questo momento gli uffici stanno dando grande collaborazione facendosi carico di una parte di lavoro, ma abbiamo bisogno di individuare una figura definitiva”.

Un’altra delega che Gastaldi ha voluto tenere è quella relativa alle famiglie in difficoltà per mantenerne la privaci: “Gli incontri con le famiglie e l’assistente sociale sono al lunedì mattina. Le famiglie si rivolgono al sindaco e per questo motivo ho tenuto la delega: per garantirne la privacy e la dignità”.

Gastaldi ha le idee chiare su una serie di temi: turismo, ambiente, amministrazione, edilizia. Sono molti gli obiettivi che intende perseguire e che racconta nella lunga intervista.

“Provengo dal mondo delle Pro Loco – racconta Gastaldi -. Siamo votati alla promozione del territorio. Quando sono entrato in Pro Loco ci occupavamo un po’ di tutto, poi sono nate identità distinte come Altra Cultura, la Bocciofila, gli Alpini, il teatro. Sono diverse costole di partecipazione cittadina ciascuna con la sua specificità. Alla Pro Loco, dunque, ora compete la promozione della Quaquara e del turismo. La nuova Pro Loco ha avuto un grande ricambio ed è molto aperta al mondo esterno”. Proprio i giorni scorsi Gastaldi insieme all’ex sindaco Stefano Biondi e a Sara Origlia, pasticciera da Genola, è stato ospite della trasmissione di Radio 1 Paese Mio ed è stata l’occasione per parlare del forno comunitario e delle sue prospettive di sviluppo: “Vorrei puntare a fare per la Quaquara e per Genola quello che è stato fatto per il Porro Cervere”.

Dal punto di vista amministrativo traspare una bella soddisfazione nelle parole di Gastaldi, che parla di un’amministrazione unita, senza invidie: “Siamo fortunati” sottolinea Gastaldi e precisa che nella scelta dei nuovi dipendenti, oltre alle competenze sarà valorizzata anche la capacità di lavorare in squadra, sulla quale Gastaldi conta molto trascorrendo diversi giorni la settimana a Roma.

Sul fronte turistico, insieme a Terre dei Savoia e ai comuni di Racconigi e Pancalieri è stato ripreso un progetto dell’amministrazione Biondi: “L’assessore regionale Poggio ha visitato Genola ed è stata l’occasione per capire se sia possibile individuare fonti di finanziamento per la realizzazione di un nuovo forno”. Gastaldi traduce in parole un sogno fatto di un punto di vista privilegiato sul castello e di un forno dove tutta la comunità genolese possa continuare a cucinare insieme il dolce tipico della città, un dolce che ha il sapore di una tradizione e di un lavoro di insieme e non solo del classico prodotto tipico. Nell’idea di Gastaldi ci sono eventi di degustazione e di valorizzazione del territorio in senso ampio, gazebo, cene di livello alto. Il cammino è già avviato e ci sono già studi sui grani tipici, antichi e contemporanei, del nostro territorio e percorsi di valorizzazione del comparto agricolo, soprattutto in relazione all’agricoltura simbiotica.

Un altro aspetto che Gastaldi ha preso di petto in questi mesi è quello dei rifiuti. Ci sono infatti alcune zone frazionali della cittadina, pizzicate da Fossano e Savigliano, che ancora non sono interessate dal porta a porta. Queste zone sono state prese d’assalto dai cosiddetti “furbetti dei cassonetti” con conseguenze sulla TARI: “In questi mesi abbiamo provato diverse strategie, ma probabilmente la strada sarà quella di passare alla raccolta porta a porta su tutto il territorio”. Oltre alle frazioni sono stati presi provvedimenti anche a livello di centro cittadino: “Per evitare il conferimento indiscriminato un mese fa abbiamo tolto i paravento in legno per disincentivare quanti gettano i rifiuti in modo errate. A partire da lunedì saranno attivate anche delle fotocamere per il controllo, soprattutto per le aree più bersagliate come l’area delle case popolari, via De Gasperi e via Vittorio Veneto”. Le telecamere alle quale fa riferimento il sindaco Gastaldi sono frutto di un progetto legato alla videosorveglianza dell’Unione del Fossanese e, oltre al presidio nelle zone dei cassonetti, prevede l’attivazione di telecamere ai varchi di accesso alla città.

Oltre ai progetti in corso ci sono gli obiettivi. Il primo fra tutti è la banda ultralarga per la quale interviene anche il ruolo di parlamentare di Gastaldi che ha incontrato la scorsa settimana Open Fiber ottenendo ottime prospettive per portare la banda ultralarga nelle zone comuni della città entro la fine dell’anno o l’inizio del 2021. Si tratta di comune, scuole, biblioteca, salone polivalente. Tutto questo è strettamente connesso con l’obiettivo di realizzare un’aula studio nel castello e di attivare la mensa scolastica tutti i giorni, ma anche e non da meno, per offrire in tempi brevi lo stesso servizio alle imprese nelle aree commerciali: “A livello parlamentare abbiamo spinto per la banda ultralarga perché oggi tendenzialmente lascia scoperte le aree commerciali in Italia. Con la sua implementazioni si darebbe una risposta agli imprenditori”.

Sempre sul fronte commerciale, in collaborazione con il comune di Arona, è stato ottenuto che nel “Mille proroghe” ci fossero incentivi per chi avvia attività commerciali in immobili sfitti da almeno 6 mesi.

Sul fronte dei prossimi appuntamenti ci sarà il corso di Whatsapp per adulti, molto importante anche per i volontari che, con un buon uso dello strumento, potrebbero essere informati tempestivamente in caso di urgenza e l’Aida che andrà in scena il 30 marzo nell’ambito dell’iniziativa “Easy Opera” di Paolo Fiamingo”.

“L’Aida andrà in scena al teatro Bonavia, un luogo al quale sono molto affezionato. Sono felice perché proprio lunedì abbiamo approvato il progetto per il suo restauro” ha concluso Gastaldi.

Agata Pagani

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