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Attualità | 13 febbraio 2020, 18:01

“Il biodigestore è un bene per il presente e per il futuro di tutta la comunità”: nelle case dei borgarini arriva la lettera aperta del sindaco Beretta

Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta in cui il primo cittadino ribadisce la fiducia nel progetto e l'attenzione al benessere e alla salute pubblica dei suoi concittadini

“Il biodigestore è un bene per il presente e per il futuro di tutta la comunità”: nelle case dei borgarini arriva la lettera aperta del sindaco Beretta

 

È arrivata in questi giorni nelle buche da lettere di tutti i borgarini una missiva verde sul biodigestore firmata dal sindaco Gian Paolo Beretta.

Si tratta di una lettera aperta in cui il primo cittadino ribadisce la fiducia nel progetto e l'attenzione al benessere e alla salute pubblica dei suoi concittadini.

La riportiamo integralmente:

Caro concittadino,

il mio unico interesse è sempre stato e continuerà sempre ad essere quello di cercare di fare le scelte migliori per il futuro della nostra città e di chi la abita. E agendo in questo modo che ho cercato di guadagnarmi giorno per giorno la tua fiducia. Da quando 20 anni fa ho cominciato a dedicare parte del mio tempo all’am-ministrazione comunale, fino al 2012, quando ho ricevuto la massima fi-ducia diventando sindaco. In tutti questi anni il mio amore per Borgo, il rispetto, l’onestà, la riconoscenza e l’umiltà nei tuoi confronti, non sono mai cambiate né venute meno, sono rimaste sempre le stesse. Io sono rimasto sempre lo stesso, anche se apparentemente alcune scelte fatte in passato oggi, ad un’analisi opportunistica e superficiale, possono sembrare contraddittorie con altre fatte in tempi più recenti.

Questo perché se nella vita ci sono poche scelte che hanno un valore as-soluto, ce ne sono molte che sono valide in relazione alla situazione o al momento in cui vengono prese, ma non è detto che rimangano tali per sempre. Perché ogni scelta, piccola o grande, è giusta o sbagliata in relazione al passato che l’ha prodotta, al presente che la rappresenta, ma soprattutto alle sue conseguenze nel futuro. Non cambiare idea solo per restare fedeli ad una posizione presa molti anni prima, per non cadere in contraddizione di fronte all’opinione pubblica o perdere voti, è una cosa stupida. Come hanno detto molti personaggi illu-stri della storia, solo gli stolti non dubitano e non cambiano mai idea. Ma fare delle scelte significa prendersi la responsabilità delle loro conse-guenze. A volte può capitare di rendersi conto troppo tardi di aver preso delle decisioni sbagliate, altre volte nonostante la buona fede bisogna fare delle scelte con il dubbio che non si tratti di quelle giuste.

Quella relativa al biodigestore, vorrei chiarirlo qui una volta per tutte, ritengo sia una scelta giusta, la migliore per Borgo San Dalmazzo e per tutti i 54 Comuni del l'Acsr. È questa la ragione principale per cui ho deciso di scrivere direttamen-te a te, perché non ho intenzione di indietreggiare né di farmi intimorire, perché sento che è a te che devo rendere conto, anche a costo di perdere la tua fiducia. La mia convinzione di fronte a questa scelta è tale che sento ancora la forza di metterci la faccia, proprio come ho fatto in più occasioni facendo il sindaco in questi anni. Non è questo il luogo e non sta a me entrare nel merito delle spie-gazioni tecniche che mi portano a dire che si tratta della cosa giusta da fare. Gli addetti ai lavori e gli esperti in questi giorni stanno preparando un dossier che servirà proprio a spiegare a tutti in modo chiaro e comprensibile il progetto.

L'unica cosa che mi sento di anticiparti in questa mia lettera aperta è che la maggior parte delle informazionisul biodigestore in circolazione, sono false e tendenziose, in molti casi sia false che tendenziose. Ne cito alcune

Non è vero che si tratta di un impianto nuovo, bensì di una integrazione di quello esistente

Non è vero che si tratta di un progetto sovradimensionato, al contrario è stato tarato sulle reali potenzialità della provincia di Cuneo.

Non è vero che gli altri consorzi della provincia d Cuneo non sono interessati a conferire i loro rifiuti organici all'ACSR, ma in alcuni casi hanno già messo nero su bianco il loro interesse.

Non è vero .che aumenteranno puzza e odori, come d'altronde è vero che siamo riusciti a diminuirli in maniera considerevole negli ultimi anni grazie al miglioramento degli impianti.

Non è vero che aumenterà l'inquinamento; al contrario diminuirà, anche perché non verrà bruciato nulla.

Non è vero che il progetto non è economicamente vantaggioso, al contrario, una volta ammortizzato il costo dell'investimento iniziale con gli incentivi pubblici, continuerà a produrre un guadagno grazie alla vendita del biogas prodotto, di cui beneficeranno tutti.

Non è vero che con la produzione di biogas si smetterà di produrre compost di qualità per l'agricoltura, anzi ne verranno aumentate la produzione e la qualità.

Non è vero che aumenterà il rumore, che resterà invariato.

Non è vero che è già stato già tutto deciso e non si può tornare indietro, al contrario siamo all'inizio di un lungo percorso su cui a suo tempo saremo chiamati a fornire la nostra opinione

Non è vero per concludere, che gli abitanti di Borgo San Dalmazzo non hanno nulla da guadagnarci, perché i 400mila euro che il Comune incasserà tutti gli anni dall'ACSR, consentiranno di abbattere il costo di smaltimento e la bolletta dei rifiuti diminuirà in maniera sensibile.

 

Potrei andare avanti ad oltranza, ma per trasparenza nei tuoi confronti preferisco spiegare anche alcune cose vere, chiedendoti di riflettere e poi trarre le tue conclusioni..

È vero che 'Borgo ha già dato', ma la realtà è che abbiamo un impianto tecnologicamente avanzato su cui sono stati investiti oltre 10 milioni di euro di denaro pubblico negli ultimi 15 annio e che può funzionare meglio garantendo un miglioramento complessivo della situazione mentre a partire da zero su un nuovo sito comporterebbe una spesa iniziale di almeno 30 milioni di euro.

È vero che il traffico e i rifiuti potrebbero aumentare, ma stiamo parlando di 4 camion in più al giorno rispetto agli 80 odierni, a fronte degli attuali 4.800 passaggi di mezzi giornalieri su quel tratto di strada.

È vero che il consumo dell'acqua aumenterò ma stiamo parlando dell'equivalente del consumo procapite annuo d'acqua di 300 persone, nulla a che vedere con i consumi di molte aziende. Potrei andare avanti sulla stessa lunghezza d'onda parlando del consumo del suolo, della produzione di scarti, etc.

È vero infine, che tutte queste cose potevano essere spiegate meglio e prima, ma questo non significa che si tratti di un progetto sbagliato o dannoso. Al contrario, con il biodgestore l'impianto chiude il ciclo completo di trattamento del rifiuto organico producendo compost per l'agricoltura ed energia green. È un chiaro esempio di economia circolare, è una cosa di cui possiamo andare orgogliosi e di cui dobbiamo vantarci, perché a guadagnarci sotto tutti gli aspetti è l'intera comunità

Per questo non scappo, ma resto ad affrontare la situazione a testa alta. Perché vedo il rifiuto come un'opportunità, il biodigestore come una soluzione positiva. Perché non voglio che tra 10 anni qualcuno mi venga a chiedere perchè non ho avuto il coraggio di andare fino in fondo o perché la bolletta dei rifiuti è diventata così cara. Perché non voglio pentirmi di non aver osato dare una prospettiva a Borgo San Dalmazzo.

Il sindaco Gian Paolo Beretta

redazione

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