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Attualità | 19 febbraio 2020, 10:00

Rimossi i bidoni dell’immondizia a Staffarda: al via i lavori di riqualificazione dell’area vicino alla “Porta di Revello”

Intervento già partito, finanziato dal Parco del Monviso, con la collaborazione del Comune, che è accollato la parte progettuale e realizzativa, e dell’Ordine Mauriziano, proprietario. Prevista anche la manutenzione della strada che funge da raccordo tra piazza Roma e la strada provinciale 589

L'area interessata dai lavori

L'area interessata dai lavori

Staffarda, frazione di Revello che negli anni ha ottenuto il riconoscimento come Sito di interesse comunitario, è al centro di importanti lavori di riqualificazione, grazie alla sinergia tra Parco del Monviso, Comune di Revello e Ordine Mauriziano.

A metà febbraio hanno infatti preso il via gli interventi previsti sull’area, a lato del viale di accesso al borgo e alla centrale Piazza Roma, attraverso la storica “porta di Revello”.

Un appezzamento di circa 300 metri quadrati di terreno, dove, a lungo, sono stati posizionati i cassonetti per il servizio di raccolta rifiuti. Ora che i bidoni sono stati rimossi, il progetto redatto dall’Ufficio tecnico del Comune di Revello prevede il risanamento di un muro di fondo, la sistemazione del fondo e la creazione di una recinzione in legno.

Il Parco ha stanziato 20mila euro, che serviranno per coprire sia i lavori nei pressi della “Porta di Revello”, che per le opere di manutenzione della strada che funge da raccordo tra piazza Roma e la strada provinciale 589, “dei Laghi di Avigliana”, a fianco della Casa di Caccia di Staffarda.

I lavori di risanamento dell’area un tempo deposito temporaneo di rifiuti sono stati affidati all’impresa Martino Pierangelo di Revello per una spesa di circa 16.500 euro.

Si tratta – commenta il presidente del Parco Gianfranco Marengodel completamento di due diversi interventi che hanno richiesto una intensa serie di contatti e che si sono finalmente concretizzati in questa fase, per noi, di fine amministrazione”.

Fondamentale la collaborazione tra il Parco, il Comune, che è accollato la parte progettuale e realizzativa, e l’Ordine Mauriziano, proprietario dell’area.

Il Parco del Monviso ha in gestione tutta la tenuta agricola circostante il nucleo centrale, rimasto di proprietà dell’Ordine Mauriziano, acquistata una decina d’anni fa dalla Regione Piemonte.

Ni.Ber.

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