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Attualità | 20 febbraio 2020, 12:20

“Non si può pensare di spendere 13,4milioni di euro sulla base di supposizioni!” Germana Avena torna ad attaccare il progetto biodigestore di Borgo

La sindaca di Roccavione contesta le lettere di intenti dei tre consorzi: "Valgono come l'accordo col mio verduriere"; i dati relativi alla quantità di organico prodotta "non verosimile"; il costo del progetto definitivo "che costerà il 10% del progetto e non solo 400mila euro"

“Non si può pensare di spendere 13,4milioni di euro sulla base di supposizioni!” Germana Avena torna ad attaccare il progetto biodigestore di Borgo

 

Sul biodigestore di Borgo si va avanti su dati errati e fumosi. Non si può pensare di spendere 13,4milioni di euro sulla base di supposizioni!” La sindaca di Roccavione Germana Avena non ci sta e torna ad attaccare l'Acsr.

Anzitutto Avena contesta la validità delle lettere di intenti dei tre consorzi Csea, Acem e coaBsER di conferire il loro organico: “Sono impegni ufficiali? No assolutamente. Hanno lo stesso valore dell'impegno che ho con il mio verduriere di fiducia a cui dico 'se mi fai un buon prezzo, vengo a comprare da te'. E poi che tirino fuori queste carte! Ho chiesto ufficialmente questi documenti al neodirettore Acsr Cristiana Giraudo ma non ho ancora ricevuto risposta. E sono passati dieci giorni”.

Secondo la prima cittadina di Roccavione poi si sta giocando anche sulla quantità di organico prodotta. Come abbiamo scritto ieri, in base ai dati forniti dai quattro consorzi provinciali l'organico prodotto in Granda basterebbe a far funzionare a pieno regime l'impianto di Borgo. Acsr ad oggi gestisce 10.500 tonnellate annue. CoaBsER ne produce 6mila che possono diventare 10mila, 10mila da Csea e 4.500 da Acem. Se le previsioni di coaBsER sono giuste si arriva alla cifra necessaria di 35mila tonnellate annue di organico

“Non è possibile - contesta Avena -. Carta e plastica aumentano ma l'organico è l'unico rifiuto raccolto che sta diminuendo. Lo dicono le previsioni nazionali. Chi fa ancora il minestrone tagliando le verdure? Ormai tutti usano i surgelati. Si usano le buste anche per l'insalata! È un sistema che sta cambiando. Anche le mense stanno recuperando. Non è verosimile questa cifra”.

“Come non è verosimile che i limiti imposti dalla Legge Madìa per le società in house possano essere superati da contratti di rete. O che ci si affidi ad una proroga degli incentivi sul biogas per poter realizzare questo progetto - incalza Germana Avena -. Chi lo dice? Chi ce lo assicura? Mi sembra di tornare all'accordo col mio verduriere”.

E infine per la sindaca di Roccavione non tornano nemmeno i conti sul progetto definitvo che Acsr deve presentare alla Provincia per l'assoggettamento alla VIA (Valutazione di impatto ambientale).

“Acsr sostiene di avere 400mila euro a bilancio. Questi soldi non bastano! - conclude Avena -. A meno che loro non siano dei veri fenomeni, costerà quello che costano a noi i progetti definitivi e cioè il 10% del progetto. Vale a dire il 10% di 13,4milioni e cioè 1,34milioni di euro! Siamo ben lontani dai 400mila a bilancio”.

cristina mazzariello

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