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Sanità | 24 febbraio 2020, 15:07

L'allarme Coronavirus tra Langhe e Roero: il punto col direttore generale dell’Asl Cn2 Massimo Veglio

"Importante non sovraccaricare pronto soccorso e ambulatori dei medici di base, ricordando che è ancora in circolazione l'influenza stagionale". Tende per il pre-triage allestite presso i dipartimenti di emergenza di San Lazzaro e Santo Spirito

Il montaggio della tenda di pre-triage presso il Pronto soccorso del "San Lazzaro"

Il montaggio della tenda di pre-triage presso il Pronto soccorso del "San Lazzaro"

Come già avvenuto presso gli altri ospedali della Granda (leggi qui), stanno entrando in funzione anche presso i Dipartimenti di Emergenza del "San Lazzaro" di Alba e del "Santo Spirito" di Bra le tende per il pre-triage volute dall'Assessorato regionale alla Sanità per indirizzare su percorsi dedicati i pazienti che si rivolgessero nei due nosocomi con sintomi riconducibili a quelli del Coronavirus.

Presso il Pronto Soccorso braidese la struttura è stata regolarmente allestita nella notte. Ad Alba si è registrato invece un leggero ritardo in quanto in un primo momento la struttura era stata montata nel cortile interno del nosocomio, dopodiché si è deciso di posizionarla invece presso la "camera calda" presente nel cortile del Pronto Soccorso per l’accesso delle ambulanze.    

All’interno di questi spazi verrà misurata la temperatura corporea dell’utenza che vuole accedere al Pronto Soccorso. I pazienti dovranno rispondere anche ad alcune domande in grado di valutare preventivamente la presenza di casi sospetti al Covid-19. Qualora se ne riscontrassero, il pre-triage nella tenda esterna al Pronto soccorso permette di adottare una serie di misure preventive, e di “dirottare” il caso sospetto lungo un percorso differenziato, separato da quello dell’utenza “ordinaria”. L’obiettivo è quello di evitare che eventuali casi sospetti possano contagiare tutti gli altri pazienti dell'emergenza.

Il tema, insieme agli altri aspetti operativi legati alla gestione dell’emergenza sanitaria, è stato al centro di una riunione che in mattinata ha coinvolto i vertici dell’Asl Cn2 di Alba e Bra, come conferma al nostro giornale il direttore generale dell’azienda sanitaria, dottor Massimo Veglio.

"La finalità di questa misura è quella di consentire l’istituzione di un accesso differenziato per pazienti che arrivino in Pronto Soccorso denunciando sintomi riconducibili a questa patologia", conferma il dottor Veglio, informando anche di come, "fortunatamente", almeno nelle ultime 24 ore, le strutture di emergenza albese e braidese non siano state in realtà interessate da un numero di accessi andato oltre gli abituali e già importanti ritmi di lavoro dei suoi operatori.

"Proprio agli operatori dobbiamo rivolgere un grande ringraziamento per il modo encomiabile in cui, anche in questa situazione di emergenza, stanno conducendo il loro lavoro. Ieri in particolare nei nostri Pronto Soccorso non si sono registrati numeri di particolare rilievo. Aggiungo 'fortunatamente' perché dobbiamo tutti tenere presente che i sanitari - medici, infermieri, Oss e altro personale – rappresentano un argine fondamentale rispetto al rischio di finire davvero in emergenza. Per questo è utile tenere in conto alcune utili indicazioni volte a ricondurre questo allarme alla sua giusta e ponderata misura, evitando allarmismi o paure ingiustificate".

Di tali indicazioni, "la prima è proprio quella che costituisce la base dell’ordinanza emessa ieri dalla Regione e dal Ministero della Salute: è raccomandabile evitare luoghi affollati e concentrazioni di persone, e in questo senso anche un Pronto Soccorso o l'ambulatorio di un medico di famiglia lo sono. Per cui bisogna rivolgersi a queste strutture solamente se davvero se ne ravvisa un reale e giustificato bisogno".

"Al contempo – prosegue il dottor Veglio – bisogna tenere a mente che in questo periodo si registra ancora il normale decorso dell’influenza stagionale, i cui sintomi sono per molti versi sovrapponibili a quelli del Covid 19. Ma ricordiamoci sempre che non c’è un caso sospetto se non si è verificato un contatto con una persona contagiata. Quindi, se non proveniamo dalle regioni cinesi o da altri Paesi interessati dall’epidemia, se non abbiamo avuto contatti con persone provenienti da quei Paesi, o dalle zone italiane in cui si sono verificati focolai, non bisogna allarmarsi: nella stragrande maggioranza dei casi, simili sintomi ci dicono che siamo di fronte alla normale influenza stagionale, per la quale sono utili i soliti e ben noti accorgimenti, dal bere molta acqua all’agire sulla sintomatologia con analgesici e altri farmaci del caso. Se tale sintomatologia e le proprie condizioni cliniche dovesse presentarsi in modo più pesante, tale da destare maggiore preoccupazione, l’indicazione è quella di contattare il proprio medico di famiglia, che prenderà in carico il caso inviando se necessario il 118 direttamente al domicilio del paziente".

"Poi –
prosegue il direttore Veglio – occorre attenersi in modo quanto più possibile diligente a quelle indicazioni di igiene comportamentale di base che risultano fondamentali per circoscrivere il rischio epidemiologico: evitare di stare in pubblico in spazi chiusi, stare a un metro di distanza dalle altre persone, lavarsi le mani il più frequentemente possibile e specialmente se si è tossito, tossire nell’incavo del gomito e non nelle mani, così da ridurre la trasmissione di agenti patogeni, pulire le superfici con acqua e conegrina, specie là dove ci sia un passaggio di persone: si tratta di comportamenti banalissimi, ma che se correttamente applicati riducono moltissimo questo tipo di rischio".

"Tutto questo – conclude il dirigente Asl – avendo comunque presente che siamo di fronte a un fenomeno che ha virulenza e tassi di mortalità superiori alla normale influenza, ma comunque più contenuti di quelli minacciati ad esempio dalla Sars, per fare un parallelo. Bisogna stare attenti a tenere corretti comportamenti individuali, ma nemmeno sopravvalutare il fenomeno mettendo così a rischio la tenuta del sistema sanitario".  

Ezio Massucco

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