Banche e burocrazia: a Non è l'Arena di Massimo Giletti si è svolto un avvincente confronto nazionale, e allo stesso tempo tutto piemontese, fra il conduttore Massimo Giletti, il Banchiere scrittore fossanese Beppe Ghisolfi e la parlamentare cuneese Daniela Santanché.
Tema inevitabilmente centrale, il capitolo della liquidità da assicurare senza impedimenti né mediazioni burocratiche a famiglie e imprese: un argomento sul quale Ghisolfi - elogiato in ciò da Giletti - sta da tempo insistendo sia nei propri interventi sui media, sia nelle video-lezioni che svolge ogni giorno da casa per conto della Feduf, la Fondazione nazionale per l'educazione finanziaria, sulla necessità di aiuti monetari a costi simbolici o direttamente a fondo perduto sul modello americano del Presidente Trump (che Ghisolfi stesso incontrò alla Casa Bianca nello scorso autunno).
Il Banchiere europeo residente a Cervere, da dove era collegato via Skype con l'Arena di Giletti sulla 7 domenica in seconda serata, ha quindi ribadito che, sulla base del nuovo decreto in approvazione dal governo Conte, gli Istituti di credito sono pronti a erogare fin da ora a cittadini e imprenditori la liquidità che serve all'economia reale, ma che eventuali procedure e limitazioni burocratiche dipendono da quanto è previsto nelle norme di attuazione e non da mancanza di volontà di chi deve finanziare. La contrazione del credito, laddove si è manifestata, è riconducibile all'aumento delle sofferenze per la chiusura delle aziende, già da prima del coronavirus, e ai vincoli patrimoniali imposti alle banche stesse e che infatti la Banca centrale europea ha allentato con le decisioni assunte a marzo.