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Agricoltura | 19 novembre 2015, 14:51

Coldiretti Cuneo chiede al governo di intervenire contro il taglio de servizi postali

La Federazione Provinciale offre la propria disponibilità per ottimizzare il servizio e non abbandonare le zone rurali e montane ma è necessario intervenire con tempestività

Coldiretti Cuneo chiede al governo di intervenire contro il taglio de servizi postali

Coldiretti Cuneo si è rivolta con una lettera, a firma del presidente Delia Revelli e del direttore Enzo Pagliano, al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, al Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan, al Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparinoe all’Amministratore Delegato di Poste Italiane Francesco Caioper denunciare le pesanti ricadute sul territorio a seguito della decisione di ridurre nelle aree periferiche il servizio postale di base.

È universalmente riconosciuta - si legge nella lettera - l'importanza sociale ed economica del servizio postale, che garantisce lo sviluppo locale, tiene unito il paese e fa sentire chi abita in zone meno centrali un cittadino italiano di pari diritti rispetto a chi vive in città..” La situazione che si verrà a creare è paradossale: “In seguito all’operazione annunciata da Poste Italiane, un comune come Castelmagno, patria dell'omonimo formaggio, subirà una drastica riduzione del servizio postale. L'imprenditore agricolo che fa onore al Made in Italy producendo un formaggio apprezzato in tutto il mondo si troverà a lottare per avere dal suo Stato un adeguato sostegno alle attività quotidiane”. “La proposta dell’Organizzazione - puntualizza il direttore di Coldiretti Cuneo, Enzo Pagliano - non è quella di limitarsi ad un’azione di protesta, ma offrire anche la propria disponibilità ad individuare soluzioni alternative e praticabili. Coldiretti Cuneo vorrebbe invitare Poste Italiane a ottimizzare il servizio con criteri ragionevoli, prevedendo una collaborazione con le organizzazioni operanti sul territorio allo scopo di evitare semplicistici tagli lineari dei servizi”.

Abbiamo voluto scrivere questa lettera – commenta il presidente Delia Revelli - per cercare di risolvere una situazione che nel prossimo futuro sarà drammatica. Le persone che oggi si prendono cura dei territori montani e rurali in maniera capillare e non onerosa per lo Stato, ovvero i pensionati agricoli, saranno i più penalizzati, perché questa decisione aggraverà ancora di più l’isolamento in cui si trovano già”.

La provincia di Cuneo -  conclude il Direttore della Federazione Provinciale - sarà profondamente colpita dai tagli annunciati: dal primo gennaio 38 comuni riceveranno la posta solo cinque volte in quattordici giorni. La stessa sorte toccherà ad altri paesi, nei mesi seguenti. È un'amputazione violenta che mortifica tutte le persone che abitano in quelle aree. Proprio per questo, la provincia di Cuneo può essere un candidato per creare e sperimentare una gestione alternativa del servizio, in collaborazione con le organizzazioni del territorio che, come noi, siamo certi si renderanno disponibili”.

www.cuneo.coldiretti.it

c.s.

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