/ Agricoltura

Agricoltura | 28 aprile 2016, 18:02

“Ei fu…. siccome immobile”, la Cia Cuneo in piazza il 5 maggio

Per chiedere al Governo di ridare centralità e valore all'agricoltura

Igor Varrone

Igor Varrone

La Cia prepara una  mobilitazione nazionale per il 5 maggio informa il direttore della Confederazione Italiana Agricoltori di Cuneo, Igor Varrone - , una mobilitazione per chiedere risposte politiche immediate su salvaguardia del reddito, semplificazione dei rapporti con l’amministrazione pubblica e tutela dell’impresa. La parola d’ordine della manifestazione è “ei fu…siccome immobile”, da “Il 5 maggio”, ode  scritta dal Manzoni nel 1821 per la morte di Napoleone, uno  slogan  volutamente provocatorio di una iniziativa che si svolgerà contemporaneamente nelle piazze centrali di Roma, Bologna e Catanzaro.  

“Intendiamo richiamare l’attenzione sulle grandi opportunità e i servizi che l’agricoltura può dare al paese- spiega il direttore della Cia di Cuneo -   ma nello stesso tempo rivendicare alcune misure necessarie ed urgenti a tutti i livelli in Europa, Italia e singole Regioni. In molti casi i prezzi riconosciuti alle aziende agricole sono inferiori ai costi di produzione e corrispondono ai valori reali di venti/trenta anni fa. Forte è lo squilibrio lungo la filiera (per ogni euro che paga il consumatore finale, solo 15 centesimi vanno all’impresa agricola – talvolta anche meno). Occorre visione strategica e ripensare gli strumenti contrattuali che oggi penalizzano le componenti più deboli del sistema “agricoltori e consumatori” (i più a vantaggio dei pochi)”. Le aziende agricole hanno bisogno di interventi che debbono concretizzarsi ai diversi livelli per assicurare loro competitività e quindi sostenibilità: europeo, nazionale e regionale. La Confederazione con l’evento del 5 maggio chiede risposte politiche e strategiche che ruotano attorno a tre sostanziali filoni, ovvero il reddito, il rapporto con la pubblica Amministrazione e la tutela dell’impresa. Il tema dei costi di produzione non è nuovo, fattore che crea uno squilibrio sulla distribuzione del valore lungo la filiera a scapito dei produttori.

Su questo punto la Cia propone alcune modifiche della Pac come, ad esempio, l’incremento dei pagamenti accoppiati dei settori in crisi. Una economia contrattuale più equa e trasparente, attività di promozione ed educazione alimentare per un consumo consapevole dei cittadini sono le richieste messe in campo dalla Confederazione che chiede alla pubblica Amministrazione più semplificazioni ed efficienza, a partire dagli organismi pagatori. Innovare i tanti ‘apparati intermedi’ non più rispondenti alle esigenze delle imprese è un’altra sottolineatura che porta avanti la Cia, facendo un esplicito riferimento all’Aia.

Il grande tema della tutela dell’impresa è il terzo punto che l’Organizzazione agricola evidenzia: é necessaria una normativa per la difesa del territorio, il consumo del suolo e la stabilità idrogeologica. In questo capitolo va messo al centro il ruolo delle imprese agricole che da sempre sono una ‘telecamera di sorveglianza’ sempre attiva, capace di intervenire in tempo reale: una funzione che gli va riconosciuta e che va quantificata in termini economici”.

C.S.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium