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Al Direttore | 02 marzo 2015, 19:32

Nuovo "Parco del Monviso": ci scrive il segretario del Comitato di Gestione del Comprensorio Alpino

A fare chiarezza sul contenzioso scaturito da una precedente lettera di un nostro lettore, ci pensa la missiva di risposta di Luca Roatis

Nuovo "Parco del Monviso": ci scrive il segretario del Comitato di Gestione del Comprensorio Alpino

Egregio Direttore,

colgo l’occasione della lettera intitolata “Floriano Luciano dimettiti!”, inviatale qualche giorno fa dal signor Garnero Valerino di Brossasco, per chiarire alcuni aspetti della vicenda riportata, che evidentemente non risultano molto chiari, anzitutto all’estensore della lettera.

La riunione organizzata da Federcaccia ed Enalcaccia a Piasco sul tema del nuovo “Parco del Monviso” è stata una ulteriore ottima occasione di confronto su un tema che inevitabilmente divide e crea discussione, elemento comunque positivo quando aiuta ad approfondire vicende complesse come questa. A differenza di quanto riportato nella lettera, il Comprensorio Alpino CN2 Valle Varaita era adeguatamente rappresentato a detta riunione, con la presenza del vice presidente Sergio Rinaudo e di altri otto membri del Comitato di gestione, oltre ai due tecnici faunistici dipendenti.

Il ritardo del Presidente Luciano alla riunione dovuto ad impegni professionali, comunicato preventivamente via email, è stato ampiamente compensato dalla presenza in sala di oltre la metà dei consiglieri del Comprensorio; se questi nel corso della riunione hanno ritenuto di non intervenire al dibattito non è certo per una imposizione, ma per scelta autonoma e consapevole.

All’arrivo a Piasco del Presidente, alle ore 23.05 la riunione era – in neppure due ore e nella sorpresa di molti – già conclusa. Cercare di definire questa situazione – come imputato nella lettera – quale presunto disinteresse del Comitato di Gestione o del suo Presidente è non solo sbagliato ma anche non proprio – mi si consenta - in buonafede.

A differenza di quel che quel che si pare ritenere, il Comprensorio Alpino non ha competenza dirette nella definizione o realizzazione del Parco e neppure è stato invitato alle audizioni della preposta Commissione regionale. Nonostante questo ha espresso nelle sedi preposte la proprie valutazioni e proposte, scaturite dalle valutazioni dei tecnici-faunistici dipendenti e dal confronto in seno al proprio organo direttivo. E’ forse il contenuto dei dati forniti che non è stato gradito?

Spiace dover nuovamente ricordare che il Comprensorio Alpino non è una libera associazione di rappresentanza sindacale dei cacciatori, ma un Ente strumentale della Regione Piemonte con valenza pubblica, che ha il compito di gestire la fauna selvatica, patrimonio dello Stato, attraverso molteplici attività fra cui anche la caccia.

Sul suddetto compito primario, sulla prevenzione e sul contenimento dei danni, sulla adeguata realizzazione di piani di prelievo, sull’equilibrio di bilancio… si valuta la validità dell’attività di un Comprensorio, non sulla presenza o meno del Presidente ai convegni, pur interessanti e motivo di plauso, come quello di Piasco. Diversamente da quanto riportato nella lettera pubblicata, in sette anni il Presidente non è mancato ad una sola delle oltre ottanta riunioni del Comitato di Gestione, prendendo parte anche a molte delle riunioni tecnico-gestionali organizzate con i cacciatori e coordinate, come giusto che sia e come continuerà ad essere in futuro, dai tecnici faunistici dipendenti. Desidero poi confortare circa il fatto che il Presidente non stia trattando “poltrone” nell’ente gestore del parco - per sé stesso o per altri.

Gli impegni del Presidente Floriano Luciano sono già molti e così ampiamente coinvolgenti e soddisfacenti, da non consentirgli ulteriori impegni a servizio della collettività.

In ultimo una questione “tecnica”: essendo assenti alla riunione di Piasco, pur invitati, tutti e tre i presidente dei Comprensori Alpini interessati … secondo il signor Garnero dovrebbero dimettersi tutti e tre? Oppure solo il Presidente Luciano in quanto la riunione di cui sopra è stata organizzata nel Comune di Piasco?

Ed infine: le dimissioni, se del caso, si chiedono - da chi ne ha facoltà – per motivi seri e giustificati e altrettanto si danno per motivi seri e giustificati; ciò qualifica - e dimostra la dignità - di chi le dà e di chi le chiede, non altro.

Cordialmente,

Avv. Luca Roatis, Segretario del Comitato di Gestione - Comprensorio Alpino CN2 Valle Varaita

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