Due chiacchiere col regista Pinuccio Bellone.
“Siamo una compagnia amatoriale che recita per pura passione e per vena artistica. L'incontro con lo sceneggiatore Lorenzo Corengia della compagnia meratese dei “Ronzinanti”, un giovane autore trentenne che si confronta anche con temi profondi come quello di questa opera è stata quanto importante quanto casuale.
Di per se dirigere quest'opera è stato abbastanza impegnativo. Poichè dirigere un monologo teatrale è molto semplice ed è molto complicato allo stesso tempo. Ci si muove fra disperazione e sentimenti. Complicato poiché la regia si deve esplicare attraverso giochi di luci e di suoni appropriati senza sovrascrivere l'attore nel suo monologo recitativo. L'ultima ora di vita di un condannato a morte ci ha impressionati per spessore civile ed abbiamo deciso di portarla in scena al Teatro Comunale di Genola.
Abbiamo già fatto tre serate ed abbiamo registrato il tutto esaurito. Segnale forte che questi temi scomodi interessino molti. Siamo consci che nessuno cambierà idea dopo aver visto il nostro spettacolo ma noi crediamo nel rispetto dei diritti civili e ci battiamo per un presente ed un futuro civile più equo. Per questa rappresentazione abbiamo ottenuto il patrocinio a livello nazionale di Amnesty International e Nessuno Tocchi Caino.
L'ottima interpretazione nel monologo Stefano Sandroni ha valorizzato questa bella opera e la mia regia sembra essere stata apprezzata dai critici”.