“Tuteliamo la territorialità della Cassa di risparmio di Savigliano ed il capitale umano che lavora al suo interno”

I Gruppi di “Siamo Savigliano” e “Forza Italia” hanno presentato nei giorni scorsi un apposito Ordine del giorno che chiede chiarezza circa il futuro della Banca Cassa di Risparmio di Savigliano futuro della Banca Cassa di Risparmio di Savigliano dopo che nelle settimane scorse la stampa locale aveva riportato sull’argomento numerosi articoli e commenti.

Preso atto che potrebbe essere necessario un intervento di ricapitalizzazione della Banca CRS e che pare sia allo studio del governo nazionale una norma perla quale le Fondazioni Bancarie debbano scendere al 30% del totale del capitale delle SpA di cui sono proprietarie, precisato che tale eventualità potrebbe generare una cessione di quote a gruppi bancari non del territorio come già successo per altre Casse di Risparmio della nostra provincia, evidenziato come ad oggi la maggioranza della Banca CRS Spa sia detenuta dalla Fondazione CRS e che il Comune di Savigliano attraverso nomina sindacale conti ben tre membri all’interno del consiglio della Fondazione CRS Marco Buttieri, Luciano Gandolfo, Maurizio De Lio ed Occelli Maurizio chiedono al sindaco “di attivare tutte le possibili iniziative presso i parlamentari della Provincia di Cuneo e presso i propri rappresentanti nella Fondazione CRS affinché sia mantenuta la territorialità della Banca CRS e che sia scongiurata la norma per cui le fondazioni debbano cedere ex-lege le proprie quote”.

“Riteniamo di fondamentale importanza – ci dice Marco Buttieri - che anche il Consiglio comunale della nostra città chieda alle istituzioni un forte senso di responsabilità prima di intervenire con leggi che possano distruggere un tessuto importate come le casse di risparmio locali anche attraverso singole norme che minano le Fondazioni Bancarie. Anni fa ci provò il Ministro Tremonti ma grazie all'intervento dell'onorevole Guido Crosetto il pericolo fu scongiurato. 

Non si tratta di prese di posizioni politiche ma di responsabilità, anche dei singoli amministratori delle Fondazioni Bancarie, per la salvaguardia delle nostre Banche locali che sono prima di tutto patrimoni civici e poi economici a sostegno della nostra impresa locale”.