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Eventi | 27 novembre 2015, 12:30

Neve rosso sangue, prima visione a Saluzzo ad ingresso libero

Il film di Daniel Daquino che racconta l’ eccidio di Valmala sarà proiettato mercoledì 2 dicembre alla Multisala Italia in una serata in collaborazione con Anpi Vezuolo, Saluzzo e Comune. In sala il cast, regista e produttori

Neve rosso sangue, immagine dal film

Neve rosso sangue, immagine dal film

E’ il 6 marzo del 45,  la guerra sta per finire, quando un gruppo di partigiani garibaldini, accampato al santuario di Valmala viene attaccato della Divisione Monterosa, Battaglione “Bassano” della Rsi. Caterina, staffetta partigiana, non riesce ad avvertire il gruppo. Ed è la fine. L’eccidio di Valmala è raccontato  nel film “Neve rosso sangue” di Daniel Daquino, in prima visione a Saluzzo, ad ingresso libero per tutta la popolazione, mercoledì 2 dicembre ore 21, alla Multisala Italia. Saranno presenti il regista, gli attori e produttori.  L’eccidio di Valmala simbolicamente l’evento più potente e tragico della Resistenza della Val Varaita, è stato prodotto dall’Anpi di Verzuolo e Valle Varaita con due coproduttori:  Euro Film  in collaborazione con BabyDoc Film ed  è stato sostenuto  “dal basso” con quote da 25 euro.

La pellicola nasce da un insieme di passioni del regista: il cinema, la valle Variata, la Resistenza, ha raccontato  Daquino, in conferenza stampa con il presidente Anpi Vezuolo Piero Balbo, Giorgio Rossi dell’ Anpi Saluzzo e l’assessore alla cultura del comune Roberto Pignatta. “Ho voluto rendere omaggio a questi 9 partigiani che vennero uccisi per mano degli alpini della Divisione Monterosa quindi da italiani del Rsi. Un eccidio che ha traumatizzato la popolazione e che è ancora nella memoria collettiva, ricordato, dall ’anno dopo fino ai nostri giorni, con una manifestazione.  Ho voluto ricostruire in maniera fedele, reale  e dettagliata il fatto, sui luoghi dell’accadimento cercando di entrare nella storia e nel ricordo delle persone con delicatezza, per rendere omaggio ai protagonisti".

Ha conosciuto chi è  entrato nella tragica vicenda, come Caterina, la staffetta partigiana, ora 95 enne "lucida e arzilla con una memoria molta viva e soprattutto con il grandissimo senso di colpa di non essere arrivata in tempo per avvisare il gruppo, perché era  ricercata dai fascisti  e  perché fu trattenuta dal fratello e dall’amica a causa della neve. Proprio la storia di questa donna fa comprendere il ruolo della donna nella Resistenza.

Il  budget raggiunto che ha permesso l’avvio della lavorazione complessa e costosa per un film nato come indipendente  e che ha richiesto costumi, effetti speciali, la neve, scontro a fuoco ed esplosioni, testimonia, secondo Daquino che c’è ancora voglia di sentir raccontare di Resistenza e di appoggiare iniziative come questa. Le riprese sono iniziate a  marzo; il cast  è stato scelto dal regista  nella cerchia di conoscenze locali, guardando i volti segnati dalla fatica e dal sole, mentre la Film Commission ha cercato attori per i ruoli più complessi. Come per la figura del tenente Adami, il famigerato Pavan, in cui l’ attore  Roberto Zibetti fa emergere il timore che scatenava nella gente.

 Il progetto avuto il sostegno della Fondazione CRS di Saluzzo, la Fondazione CRT di Torino, La Film Commission Torino Piemonte, il Banco di Credito Cooperativo di Caraglio, la Provincia di Cuneo, il patrocinio dei Comuni della valle.

Nel cast  del film Eva Cischino (Caterina), Waldemara Lentini (Maria), Flavio Rebufatti (Ernesto), Igor Chierici (Giorgio), Pietro Parola (Edelweis), Alessandro Meringolo (Tigre), Gabriele Filosa (Marino), Davide di Rosolini (Trapani), Matteo Castellano (Pistola), Simone Raspo (Gigione), Anton Doromeychuk (Ivan), Francesco Matera (Ulisse), Ruggero Lerda (Sarel), Alberto Cornero (King), Emilio Mannari (Cirillo), Simone Rossi (Abete), Deian Martinelli (Dado), Marco Barra (Ercole), Paolo Bonetto (Sander), Marco Tealdi (Pierre), Francesco Rattalino (Gabri), Christian Di Filippo (Giuseppe Chiotti), Roberto Zibetti (Tenente Adami), Teodoro Garruto (Maresciallo Frison), Gruppo di Rievocazione Storica “Progetto 900” di Pinerolo (TO) (Divisone Alpina Monterosa Btg.“Bassano”).

Vilma Brignone

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