Domani, sabato dalle 14,30 alle 19 e domenica dalle 10 alle 19, è aperta al pubblico la mostra “Giardini preziosi in sala da pranzo. La tavola imbandita nel Settecento” inaugurata sabato scorso a Villa Belvedere (in via San Bernardino, 17) dopo la chiusura di circa de anni della villa, in cui si è concluso il terzo lotto di completamento dei lavori di restauro, iniziati nel 2010.
La mostra realizzata dall’associazione Marcovaldo in collaborazione con la Fondazione Accorsi-Ometto - Museo di Arti Decorative e curata da Andreina d’Agliano, propone un esempio di tavola imbandita della seconda metà del Settecento, nella sua funzione culturale e sociale. Fa parte della prima terna, con il Forte Albertino di Vinadio e il Castello e Parco del Roccolo di Busca, di sette mostre dell’esteso progetto espositivo “Gusto e bellezza dal giardino alla tavola”.
Una rassegna di itinerari culturali incentrati sul tema dell’Expo “Nutrire il pianeta” che vedrà il suo clou il 5 settembre con l’inaugurazione al Filatoio di Caraglio della mostra “Gli orti del paradiso. Capolavori d’arte dal 1500 al 1900”, come ha spiegato il presidente del Marcovaldo Lorenzo Alfieri, nella prima tappa inaugurale a Saluzzo, a cui ha partecipato l’assessore alla cultura della Regione Antonella Parigi.
L’assessore alla cultura del comune Roberto Pignatta, ha manifestato la doppia soddisfazione per l’apertura della mostra e la riapertura di Villa Radicati “valore non solo per Saluzzo”. La villa il cui nucleo originario è del Trecento, casina di caccia, poi residenza di Margherita de Foix, fu acquisita dai Birago e in seguito dai conti Radicati che nel 1977, con lascito testamentario, la donarono al Comune con tutti gli arredi e, dal 2002, sotto l’amministrazione Quaglia, fu concessa in comodato d’uso gratuito, per 50 anni, al Marcovaldo in funzione del suo recupero edilizio e della valorizzazione culturale.
La bellezza orti e giardini sulla tavola imbandita: il come la mostra saluzzese si leghi al tema del percorso, lo ha presentato la curatrice Andreina Agliano “Una tavola elegantemente imbandita è frutto di una cultura che risale a rituali antichi, che prevedono non solo vivande scelte, ma una cura nell’ arredo della mensa e negli abiti ricercati dei commensali.
La tavola apparecchiata di Villa Radicati si collega al progetto costituendo il punto d’arrivo di un percorso che non è solo connesso con la produzione di orti e giardini, ma racchiude in una sola architettura oggetti d’uso le cui caratteristiche estetiche, sono conferite da una sapiente interpretazione della natura. Nella sala da pranzo, argentieri, e scultori, architetti e pittori di porcellana, sono autori di un unico allestimento".
In una sala di Villa Belvedere, ha illustrato la curatrice, la mostra propone un servizio di manifattura tedesca eseguito intorno al 1925 per il conte Vittorio Rignon, che lo aveva ordinato per le importanti occasioni in cui riceveva Umberto di Savoia, nella villa degli Amoretti di Torino, dove il principe di Piemonte aveva un posto apparecchiato con piatti, bicchieri, posate con le sue iniziali.
Tra le curiosità, sono esposti anche alcuni menù di pranzo reali: l’usanza di scrivere l’elenco minuto del pranzo ad uso di ogni singolo convitato, venne introdotto con “il servito alla russa” che dalla metà dell’Ottocento, rimpiazzò quello cosiddetto alla francese, in cui le vivande venivano poste direttamente sul tavolo.
Con il nuovo modo di apparecchiatura i servitori, portavano a ciascun commensale i vassoi da cui servirsi secondo una successione che veniva elencata nel menù. Corredano l’esposizione un abito da sera appartenuto ad Anna Rignon, rappresentante della moda del periodo.
Ingresso 5 euro, ridotto 3, gratuito: minori di 7 anni.
Tutte e tre le esposizioni resteranno aperte fino al 1° novembre. Per maggiori informazioni telefonare allo 0171/618260 o visitare i siti Internert www.marcovaldo.it e www.gustoebellezza.it.