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Politica | 13 ottobre 2015, 18:55

Anche in Piemonte gli "scalatori della domenica" pagheranno l'intervento del Soccorso alpino

L'assessore Valmaggia: "Si deciderà in base al codice di emergenza, come al Pronto soccorso". La legge esiste già in altre regioni e le chiamate sono sensibilmente diminuite

Anche in Piemonte gli "scalatori della domenica" pagheranno l'intervento del Soccorso alpino

Presto anche in Piemonte, gli interventi del Soccorso alpino saranno a pagamento, no caso in cui chi ne usufruisce ha peccato di superficialità o imperizia.

"Il tema è delicato e, in Regione, lo stiamo affrontando da qualche mese - precisa l'assessore Alberto Valmaggia -. Ci stiamo lavorando con l’assessorato alla Sanità e i responsabili del 118. La questione, come al Pronto Soccorso di qualsiasi ospedale, va vista in base alla gravità del danno subito dalla persona: i cosiddetti codici, dal bianco al rosso, stabiliti dai medici di prima  accoglienza. Questo indipendentemente dall’imprudenza compiuta o meno".

L'intervento è infatti a carico del settore sanitario, per questo, soprattutto in un periodo di magra, pare giusto far partecipare al cittadino alle spese dell'intervento, soprattutto nel caso in cui alla base della chiamata di soccorso vi sia una condizione che poteva essere  evitata con un po' di buon senso in più.

"E’ chiaro - sottolinea Valmaggia - che quando il Soccorso Alpino viene chiamato senza una ragione valida, la compartecipazione alla spesa per l’intervento, tra l’altro, già adottata da altre regioni, ritengo costituisca una scelta opportuna. Anche per responsabilizzare quanti, a volte, vanno in montagna non preparati e vestiti in modo non adeguato e pensano che se succede loro qualcosa, tanto, poi, arriva l’elisoccorso”.

Su questa linea sta già lavorando la Lombardia, mentre in Valle d'Aosta la legge c'è già da molto tempo. La Regione guidata da Maroni, per esempio, ha presentato una bozza di tariffario che prevede una compartecipazione alla spesa fino a 780 euro in caso di uso ingiustificato dell'elicottero di soccorso, con uno sconto del 30 per cento per i lombardi, mentre i "forestieri" dovranno pagare la cifra piena.

In Piemonte le chiamate per il soccorso in montagna sono circa 500 all'anno, un quinto di quelle complessive. Dai verbali del 2014 risultano, in base al codice di gravità, 49 bianchi, 235 verdi, 178 gialli, 9 rossi, 23 recuperi salme, 27 ricerche di dispersi. Secondo una prima bozza di legge, queste chiamate resteranno gratuite.

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