/ Saluzzese

Saluzzese | 17 aprile 2015, 19:59

Il viceministro Costa a Paesana per cercare di capire cosa fare per rendere sicuro quel ponte sul Po che “è fragile ma... rimane su”

“Servono 300/350.000 euro per un manufatto le cui condizioni di aggravano nel tempo e per il quale un adeguamento strutturale, complici le nuove normative in materia, non è più procrastinabile” ha detto l’ingegner Battaglia

Stretta di mano fra il viceministro Enrico Costa ed il sindaco di Paesana Mario Anselmo

Stretta di mano fra il viceministro Enrico Costa ed il sindaco di Paesana Mario Anselmo

E’ fragile, ma rimane su”. Garantisce il sindaco di Paesana Mario Anselmo per il celeberrimo ponte ad archi sul Po. “Questo non vuol dire che non faremo tutti gli sforzi necessari  renderlo anche sicuro e la presenza strategica, qui, questa sera del viceministro Enrico Costa è un passo che va in quella direzione, anche a tutela di quell’eccellenza che qui va sotto il nome di ‘Acqua Eva’, che dopo aver raggiunto i mercati del Medio Oriente, dell’Africa, della Sierra Leone, in questi giorni si affaccia su quelli del Giappone e della Cina, oltre a rimanere l’unica via di collegamento in tempi alluvionali, quando per l’altro ponte – quello in frazione Erasca – è quasi una regola essere chiuso al traffico” ha detto ancora Anselmo.

Si cercano le cura per guarire il cuore malato del paese, da mesi regolamentato da un senso unico alternato per i veicoli con massa a pieno carico superiore a 7 tonnellate e dalla limitazione di tutto il traffico veicolare a 20 chilometri orari negli ultimi 50 metri di via Nazionale e 20 di via Roma, là dove questi si congiungono per dare corpo al manufatto emblema del paese.

Cure a proposito delle quali Enrico Costa, presente nel tardo pomeriggio di venerdì 17 aprile nella Sala Consiliare del Municipio di Paesana di fronte ad un manipolo di primi cittadini, ha prima attinto informazioni (dall’ingegner Giuseppe Battaglia di Mondovì) e poi garantito il proprio interessamento presso quel ministero con il quale da queste parti si è stati abituati a trattare sino all’ingloriosa fine del suo titolare Maurizio Lupi.

Servono 300/350.000 euro per un manufatto le cui condizioni di aggravano nel tempo e per il quale un  adeguamento strutturale, complici le nuove normative in materia, non è più procrastinabile” ha detto Battaglia, che è poi passato all’illustrazione delle 3 fasi dell’intervento conservativo.

I tanti sindaci presenti – ha detto Costa – testimoniano la sovraterritorialità del ponte e le parole del sindaco ne dipingono l’essenzialità nei momenti meteorologicamente più critici. Nutro riserve sul fatto che i lavori possano essere finanziati dagli attuali bandi del Governo (che prediligono scuole e Case di Riposo), ma non è detto. Quello che vedrei meglio è una regia in merito della Regione Piemonte”.

Regione Piemonte che, presente all’incontro con l’assistente dell’assessore Francesco Balocco, ha garantito risposte ai tanti interrogativi entro una settimana. Compreso quello sollevato dal sindaco Anselmo: “Noi avremmo anche un avanzo d’amministrazione da mettere sul tavolo, se il Patto di stabilità ce lo permettesse… ”.

Walter Alberto

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di Targatocn.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium