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Scuole e corsi | 13 ottobre 2015, 18:00

Mondovì: l'istituto "Baruffi" compie 150 anni e guarda al futuro

Convegno al cineteatro "Baretti" sabato 24 ottobre per celebrare il secolo e mezzo di vita di una delle realtà scolastiche monregalesi più longeve di sempre. Intanto potrebbe essere presto ufficializzata la nascita di un ITS improntato sulle biotecnologie

Mondovì: l'istituto "Baruffi" compie 150 anni e guarda al futuro

Sarà una rimpatriata tra vecchi amici a suggellare le celebrazioni per il 150° anniversario di vita dell'istituto "Baruffi" di Mondovì, che si terranno all'interno del cineteatro "Baretti" a partire dalle 9 di sabato 24 ottobre.

L'associazione "Baruffi Sempre", recentemente costituita, ha infatti organizzato un evento speciale, in grado di riunire ex docenti ed ex allievi, fra i quali figurano molte persone che attualmente ricoprono ruoli importanti all'interno della società. Le loro testimonianze serviranno a raccontare cos'è realmente il "Baruffi" e a dibattere sulle prospettive di lavoro che si stagliano di fronte a un diplomato di oggi; durante la mattinata, inoltre, verranno ripercorse le tappe principali del secolo e mezzo di storia di una delle realtà scolastiche monregalesi più longeve di sempre, che al pomeriggio aprirà le proprie porte per una giornata di orientamento dedicata ai ragazzi che frequentano il terzo anno della scuola secondaria di primo grado.

L'iniziativa è stata presentata ufficialmente lunedì 12 ottobre presso la sede dell'istituto, alla presenza di alcuni alunni e insegnanti. È stato il segretario dell'associazione, Giuseppe Bottero, a porre l'accento sui risultati conseguiti negli ultimi anni dalla scuola e a svelarne le ambizioni future: "Parlo da ex allievo, pertanto in questo momento sono cintura nera di faziosità - ha ironizzato il geometra -. Appartenere al "Baruffi" è qualcosa di così potente che tutti noi non abbiamo esitato a spendere del tempo in favore di questa realtà. Frequentare il "Baruffi" significa far parte di un mondo incredibilmente esteso: basti pensare che il 60-70% degli amministratori pubblici presenti nel raggio di 30-40 chilometri vanta trascorsi baruffini. Il discorso vale per una buona parte della Giunta comunale (sono ex alunni il sindaco Stefano Viglione, l'ex assessore Enrico Rosso e gli assessori Emanuele Rossi, Guido Tealdi e Mariangela Schellino, con quest'ultima che per qualche tempo ha indossato anche i panni della docente). Il nostro obiettivo è quello di creare un volano a livello economico, coinvolgendo le principali aziende locali gestite da ex baruffini che portino denari puliti e sani per il rinnovo delle attrezzature".

Un tema, quello del rinnovo degli spazi scolastici, su cui è intervenuto anche il preside Giacomo Melino: "Avendo più di 25 anni, l'edificio è vecchio e la Provincia di Cuneo, proprietaria dell'immobile, non riesce ad affrontare un'opera di restyling. Le nostre strutture non sono completamente adeguate e spesso vengono fatti i rattoppi necessari. Servirebbero interventi radicali al tetto, alle porte, agli infissi e ad alcuni laboratori, eccetto quelli di informatica e trattamento testi".

Fra le innovazioni previste per un avvenire neanche troppo lontano, spicca la creazione di un ITS incentrato sul ramo delle biotecnologie, con il sostegno di Confindustria: "È un'intuizione che nasce da un bando regionale, che prevede la costituzione di una "Fondazione", al cui interno devono essere inclusi centri di formazione professionale, scuole superiori e università. Dalla collaborazione fra gli istituti "Cigna-Baruffi-Garelli" di Mondovì e "Olivetti" di Ivrea si è creata quest'opportunità, che speriamo di concretizzare a breve. All'interno della "Fondazione", come detto, devono esserci anche le università: in questo caso, dovrebbero aderire quella del Piemonte Orientale e la facoltà di Biotecnologie di Torino, oltre a un centro di ricerca eporediese. I corsi si terranno a Ivrea e a Mondovì e, se non vi saranno intoppi, partiranno a settembre 2016. Il numero minimo di iscritti è stato quantificato in 25 studenti".

Infine, nel corso della conferenza stampa è stata comunicata la decisione assunta dall'associazione "Baruffi Sempre" di assegnare le prime borse di studio agli alunni più meritevoli. Una scelta resa possibile dal ruolo imprescindibile del consigliere Gianfranco Boetti, che ha custodito dal 1989 a oggi il tesoretto raccolto nel 1989 in occasione di un primo rendez-vous fra 800 ex-allievi: "Raccogliemmo circa cinquemila euro - ha spiegato - e in tutti questi anni ho gestito questa somma con l'auspicio di metterla a disposizione per la creazione di borse di studio: sono felice che quel giorno sia finalmente arrivato".

Gli atti del convegno del 24 ottobre saranno pubblicati nella seconda edizione del volume "Baruffi ieri, oggi, domani", edito per la prima volta venticinque primavere fa.

Alessandro Nidi

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