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Curiosità | 13 ottobre 2015, 16:06

Schiapparelli: un saviglianese sul grande schermo

Il celebre astronomo citato nel film “Sopravvissuto - The Martian” di Ridley Scott

Giovanni Virginio Schiapparelli

Giovanni Virginio Schiapparelli

Giovanni Virginio Schiapparelli (Savigliano, 14 marzo 1835 – Milano, 4 luglio 1910) è stato astronomo e storico della scienza. Laureatosi in ingegneria all’Università di Torino nel 1854, studiò astronomia, inizialmente, all’Osservatorio di Berlino, dove fu discepolo di Johann Franz Encke, e successivamente a Pulkovo, dove collaborò con Otto Struve. Rientrato in Italia nel 1860, venne nominato “secondo astronomo” all’Osservatorio di Brera, di cui divenne direttore nel 1862 (fino al 1900).

Considerato uno dei maggiori astronomi del 19° secolo, conseguì importanti risultati in diversi rami dell’astronomia. Molto popolari, in particolare, furono le sue mappature di Marte (estremamente accurate per l’epoca), frutto delle sue osservazioni al telescopio. Inoltre, queste ricerche lo portarono a teorizzare l’esistenza di una fitta rete di strutture lineari sulla superfice che chiamò “canali”. Sebbene gli studi successivi dimostrarono la natura illusoria di questi “canali”, in suo onore fu battezzato un cratere d’impatto di 461 chilometri di diametro, localizzato vicino all’equatore del Pianeta Rosso.

Proprio questo cratere, nel colossal fantascientifico “Sopravvissuto - The Martian” (tratto dall’omonimo libro di Andy Weir) del regista britannico Ridley Scott, viene scelto come luogo per l’atterraggio dell’Ares IV, la quarta missione umana su Marte.

 

Andrea Scarscelli

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