Ancora oggi ‘simbolo’ di un’area isolata per l’inefficienza dei collegamenti che la legano col resto della Pianura Padana, Cuneo rappresenta in realtà uno dei ‘territori snodo’ sui quali si giocherà nei prossimi anni la partita dell’integrazione tra grandi flussi di comunicazione europea ed ambiti locali. In questo solco, s’inserisce il Progetto Sistema, al centro di un convegno in programma oggi a Cuneo nella Sala B della Provincia, promosso e finanziato dal Dipartimento per la Programmazione e Sviluppo del Territorio del Ministero delle Infrastrutture, con il quale il capoluogo viene ad assumere il ruolo di ‘Porta Transfrontaliera' verso la Francia Meridionale ed è coinvolto da uno studio di fattibilità atto a farne il retroterra del sistema portuale integrato liguro-piemontese. Con il progetto, Cuneo tenta insomma di diventare una città intermedia, in grado di fungere da commutatore tra i grandi flussi europei ed i territori locali, per loro natura predisposti a svolgere da ambienti innovatori.
Il piano si fonda sulle ricadute territoriali che il raddoppio del tunnel di Tenda porterà, nella convinzione che, dalla nuova infrastrutture viaria, si origineranno diverse possibili linee di sviluppo atte a favorire una convergenza tra Francia del Sud e Piemonte nella formazione di un’unica macroregione in cui la Granda sia sempre più strettamente legata al Dipartimento delle Alpi Marittime e della Costa Azzurra. L’altra parte del Piano riguarda invece la relazione tra il territorio cuneese ed il porto di Savona e mira ad affidare alla nostra provincia un ruolo crescente nella logistica per accogliere merci in arrivo e, soprattutto, fornire una piattaforma per l'esportazione di generi agroalimentari prodotti nel Cuneese.
“Il nostro territorio, tramite anche importanti elementi di innovazione introdotti grazie a questo e altri programmi nella cultura e nella pratica della programmazione territoriale, procede sulla linea del Piano Strategico 'Cuneo 2020'— afferma il Vicesindaco di Cuneo, Mauro Mantelli-. L’innovazione istituzionale, l’innovazione politica ed amministrativa e l’innovazione economica creano un linguaggio programmatorio comune al resto d’Europa ed, in particolare, alla Francia. I fondi strutturali europei forniranno la linfa finanziaria alle politiche di convergenza di cui il Tenda-bis ed il sistema portuale integrato costituiranno le nervature infrastrutturali principali”.