Al Direttore - 20 aprile 2010, 13:47

Fossati: "Nel 2007 a Cuneo una lista era inammissibile&

A Cuneo, capoluogo di Provincia, il 27 e 28 maggio 2007 per le elezioni amministrative comunali furono ammesse 25 liste. La presenza di un numero spropositato di liste,a mio avviso, è il sintomo dello stato febbrile patologico in cui versa il confronto democratico. Il fenomeno degenerativo del confronto politico-amministrativo nelle elezioni del 2007 venne fuori in maniera evidente. La contesa democratica per il governo della città,patria di Duccio Galimberti,eroe nazionale della Resistenza, si stava trasformando in un tentativo di 'assalto alla diligenza'. In quella tornata elettorale furono infatti presentate in maniera allarmante liste elettorali radicalmente estranee al contesto socio-politico della città stessa.

 

A questa presentazione 'anomala si lega necessariamente anche un metodo 'disinvolto' e in alcuni casi al limite della regolarità democratica di raccolta delle sottoscrizioni previste per legge e necessarie per la presentazione delle liste stesse. A comprova di quanto affermato,e senza ombra di smentite si può affermare che una di queste liste, ammesse al voto in Cuneo città,non possedeva i requisiti di legge.

 

Si trattava della Lista 'NO EURO-BASTA TASSE-UDL' che sosteneva il candidato a Sindaco Giuseppe Lauria,attuale assessore provinciale. La Lista in questione, veniva presentata in altri comuni con la denominazione 'Alternativa dei cittadini'. Le due liste seppur con denominazione diversa avevano all’interno ben sei candidati che,contravvenendo alla legge elettorale,che prevede al massimo due candidature possibili,si presentavano contemporaneamente come candidati in tre comuni. E’ doveroso, dopo che la Cassazione si è pronunciata in data 09 Aprile 2010 con sentenza definitiva sulle plurime candidature,vedasi caso Sambuco,proporre i nominativi dei sei candidati nella lista cuneese

 

Eccoli:

 

1)Rabellino Renzo,candidato a Cuneo, Cissone e Castelmagno

2)Gazzaniga Alberto, candidato a Cuneo, Cissone e Bastia Mondovi

3)Di Silvestro Marco, candidato a Cuneo, Salmour e Capriglio d’Asti

4)Saturnino Vincenzo, candidato a Cuneo, Sambuco e Pomaro Monferrato

5)Puccio Vincenzo, candidato a Cuneo, Angrogna e Cantoira

6)Monteleone Marcello, candidato a Cuneo, Monterosso Grana e Castelmagno

 

 

Risulta quindi evidente che la Lista dove erano presenti questi candidati non possedesse i requisiti di ammissibilità. A fare le spese di queste disattenzioni burocratiche e di queste irregolarità amministrative sono stati i piccoli comuni piemontesi della Provincia di Asti,Alessandria,Torino e Cuneo, dove il piccolissimo comune dell’alta montagna cuneese,Sambuco, da tre anni vede perpetrarsi questo 'sopruso' civile. A seguito della sentenza della Cassazione,è forse lecito chiedersi quali azioni abbiano assunto dal 2007 ad oggi le varie Prefetture interessate e nel caso specifico la Prefettura di Cuneo, interessata da subito del 'problema'.

 

E’ forse lecito chiedersi come si è mossa la commissione Elettorale Circondariale di Cuneo E’ forse lecito chiedersi,alla luce di quanto sentenziato, quali iniziative intende assumere il signor Giuseppe Lauria, a quanto pare 'messo in mezzo', forse a sua insaputa,dal signor Renzo Rabellino e dai suoi associati sopra indicati. Dopo la sentenza della Cassazione, il comune di Sambuco,pare predestinato a diventare celebre nella giovane storia Repubblicana che ancora, fortunatamente, è fondata sui valori della Resistenza e quindi della nostra carta costituzionale. Un fatto è certo: chi ha condotto la battaglia per la legalità,la giustizia e la democrazia, consapevole di rendere un servizio all’Italia, procederà su questa strada fino alla sua naturale conclusione per restituire a tutti i cittadini Italiani la certezza che il voto, tornerà ad essere secondo la Costituzione, LIBERO e SEGRETO, senza inquinamenti di sorta e senza LISTE TAROCCATE.

 

Giovanni Battista Fossati

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